– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 30 settembre 2019 da redazionepoetarum
Gente di Hanoi
La città nel fiume
emerge a sprazzi dall’acqua verde.
Non chiede pietà e non dorme la gente di Hanoi.
Si muove agile
su ruote di fuoco
lungo la cresta del dragone
e agli incroci delle strade
ognuno segue il suo destino:
una tomba nel campo di riso.
La dama della foresta
è lontana ormai,
si è persa tra le botteghe di souvenir
o è scivolata nel lago
al richiamo della tartaruga.
Buddha è arrivato via terra
tanto tempo fa
ed è ingrassato qui
dove ogni angolo di strada
si riversa nel piatto.
Le donne indossano tuniche
per non scoprirsi
alla luce violenta del sole
e roteano come libellule
sotto sedici giri di bambù.
Le donne di Hanoi
sono libellule e formiche
e come fenici
rinascono dalla pioggia
e la loro pelle è bianca.
I numeri non si contano
ad Hanoi
e l’indistinto tutto
danza in vortice
fino al mare.
Rio bound
Obliterami
con la tua potenza.
Dimentichiamo il mondo
e ricostruiamo la parola,
tra gli alberi tropicali
e le piume dei pappagalli
impazziti di gioia.
L’anima violenta
scalpita in quiescenza
sulla montagna
e vibra di musica.
La senti solo da lontano.
Acqua azzurra e acqua nera
nelle insenature minime.
Corpo inerte della cultura
smembrato e adagiato
sulle spiagge
nei rituali
dell’estate eterna.
Non c’è luce più vera
di quella che non vuoi vedere
né città più concreta
nelle vie di fuga.
Siamo gente nomade
in una galassia di periferia
e negli angoli soltanto abbiamo dimora.
Miami
Dove nord e sud
si incontrano
e fanno figli.
Lungo una frontiera d’acqua dolce,
i colori prevalgono sui valori.
Ed i valori si sciolgono
nel pentolone
al centro delle paludi
dove danzano gli indiani
all’incrocio delle acque.
Giungla di mangrovie
in città.
Non è un parco addomesticato
dalle aiuole.
Non è cosa aspettata
sotto i balconi vetrati
di 48 piani edificati.
Città parvenza.
Miami non esiste.
© Irene Sabetta
Categoria: Anna Maria Curci, inediti, poesia, poesia contemporanea, poesia italiana, poesia italiana contemporanea, redazioneTag: Hanoi, inediti, Irene Sabetta, Poesia italiana contemporanea
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buona poesia, Miami la inserisco nei miei Gioielli Rubati
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“Le donne di Hanoi
sono libellule e formiche
e come fenici
rinascono dalla pioggia
e la loro pelle è bianca.” …………che bellezza
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