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Marino Santalucia, poesie

Marino Santalucia, foto di © Marco Cinque

da Gli Angoli del Corpo,  ed . MontaG

LE PAUSE DELLE IMBASTITURE

Se sapessi far l’orlo alla mia esistenza
preferirei il punto cieco
cosicché
nulla si vedesse
e se la pena è profonda
che giochi pure
tra le pause delle imbastiture.

 

LA DIVISIONE

Uscendo di casa
divido il peso che è dentro me
con questa terra.
A lei volgo i miei occhi
come non piangere, attraversandoti ora che sei quercia.

 

UN ABITO SENZA TEMPO

Ora dopo ora scucio la notte
ricavando dal buio minuti sciolti
per poi imbastirli sul mio corpo.
Un abito senza tempo.

 

da Versi Riversi, Giulio Perrone Editore

Voglio un corpo assoluto
un’anima, tre tazze
dove frammentare l’inesistente.

Versami un sorriso
in una coppa dal gambo sottile
lo berrò come vino caldo.

Il peso dell’anima
nella corrente del mio corpo
chiuso, senza me.

 

Marino Santalucia è nato a Roma. Pubblica nel 2010 la sua prima silloge Versi Riversi, Giulio Perrone Editore, nel 2014 Gli Angoli del Corpo, ed. MontaG. Sue poesie sono inoltre pubblicate su antologie, agende letterarie e riviste on line.

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