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Inediti di Carlo Tosetti

foto di Carlo Tosetti
foto di Carlo Tosetti

Tarkovskij


A ristorarci nella Piazza
delle Sorgenti gustammo
vino rosso e pici,
e meglio avremmo fatto
credo ad emulare
non le penitenze
di Santa Caterina
ma il respiro suo,
l’assimilare il genio
delle Naiadi che spande
il fumo vaporoso e guaritore;
immobili e cotti,
nella piscina rispettosi
del voto al matto di Gorčakov.

*

Papillifera

Il ratto delle papillifera
perpetrammo ai muri antichi,
li bacava la cedracca
nei viottoli scoscesi,
ch’io correva superati
giovane saltando
profondi gli scalini,
risalendo la Via Annoni.
S’ambientarono cogl’anni
alla roccia del mio viale
e quando Alvaro poi s’appese,
in colonia organizzate
divorarono i bei fiori;
così poggiammo
il futuro sui veleni,
sul ricordo lagrimoso
della malìa di lumachine,
appartate nei bastioni.

*

Al fiume

Tondo lo scricciolo
caracolla lungo
i salici, gli olmi,
al fiume, che spogli
protendono scuri,
adunchi, i ramacci
sull’acqua stordita,
grulla, d’inverno
la doma corrente
rivela il germano
reale, che imbocca
il flusso all’opposto:
a capo chino risale.

*

Creolo

Che respiri chiuso
e misto a Dio,
nelle scarnificate
linee costrette
delle chiese anglicane?
L’odore dei legni
duri e del mordente
scuro il pizzicare,
alcuni rudimenti
di statica e polveri
d’attrito delle rette
incidenti ed incastrate,
d’un solido il suggere
a tender la struttura
il Divino, le suppliche
nel piccolo esperanto
del creolo volte
a Cristo e Santeria.

*

Transumanza

Scendendo le alture
s’incrociò le vacche
transumanti e ligie,
che nei climi amalgamati
nobili ancora nutrono
ideali di stagione,
intuiscono la dritta,
battono le trame,
annusano tutti
i ramicelli evolutivi,
che fondano il piglio
anche del mandriano
immite e questi sferza
pure l’ultimo, il piccolo
che si volge al padrone,
il vitello, che non sia d’oro.

*

Sentieri

S’incidono i sentieri
a seguitar le peste,
le mulattiere lacerano
le selve e scalpicciano
cavalli e somière,
lungo i basalti
saldati a brecciolino.
Nella neve svaporano
i passi o nel deserto,
per le creste mobili,
nudibranchi aridi,
avanzano stolidi,
tendono a più punti
nei giorni senza un fine;
lì serve riandare,
come gli scarabei,
a lume di stelle
ritrovano il covo.

*

Nina

Per Nina il gatto
si votò psicopompo.
Raccolto a sfinge
la vegliò il siamese,
dimentico dei ratti
da straziare, dei lacerti,
dei merli pasciuti,
delle piccole serpi,
e il fiume di Plutone
a solcare la seguì:
dall’Oceano s’infratta
giù tristo nelle faglie,
s’oscura, borboglia sordi
brusii oleosi e le sponde cela,
procede la prora ornata
dalla polena sorniona,
beccheggia, taglia
il corso nero la vela.

***

Fu di maggio il ventisei,
credo a Spirito sbarcato,
Nina compagnammo
al colombario traversando
marmi longevi e conosciuti
di figli dei figli e dei drogati;
giunti ai quieti alveari,
le spoglie dimore
delle fredde pupe,
si fermò lo strascicare
delle scarpe sulle ghiaie,
i cipressi alle nenie
piangevano galbule.
A casa, frattanto,
il gatto era tornato:
code guizzanti e piccole
esplosioni piumate
sbocciavano nel prato.

*

A Milo De Angelis

Scese Leonard Cohen
la genìa dei vaganti,
che in sandali e vele
coprì le estensioni;
oggi saettano gli avi,
in ispirito e segni
di luce, sulle fosse
oceaniche alti,
i recessi oscuri
e vaghi sorvolano.

***

Quando invitò l’amata,
a porgere in Oslo
la mano nell’aria
(s’avviava il tramonto.
l’Atlantico frammesso:
fondi, monti inabissati,
terremoti, parossismi
d’incogniti vulcani),
lui salda la impugnò
e la resse, pur lontani.

***

La presa, l’uno in corpo
e l’altra già composta
del sospiro, s’onorò
e d’allentare la stretta
egli forse vagliò mai:
e la seguì filtrando,
piano, mese a mese,
a traverso le maglie,
barriere fra i regni
ad arte mescidati,
eppure insolubili.

Carlo Tosetti (Milano, 1969), vive a Brivio (LC).
Ha pubblicato le raccolte Le stelle intorno ad Halley (LibroItaliano, 2000), Mus Norvegicus (Aletti, 2004) e Wunderkammer (Pietre Vive Editore, 2016).
Suoi scritti sono presenti su Nazione Indiana, Poetarum Silva, Larosainpiù, Paroledichina.
Ha partecipato al programma radiofonico “Percorsi PerVersi”, il 30/1/2017, sulle frequenze di radio Popolare.
Scrive sul blog musnorvegicus.blogspot.it, su cui sono comparse alcune poesie oggi riproposte qui.