Il mondo attorno non contava,
né la tormenta che monotona ululava,
o che nella bucolica magione stessero
allo stretto e per loro non ci fosse altro tetto.
Intanto erano insieme.
E in tre per giunta, la cosa principale,
da ora avrebbero spartito in modo eguale
i doni almeno, nonché cibo e imprese.
Il cielo invernale sul rifugio era chino
come accade a ciò che è grande col piccino,
vi brillava una stella − ormai non poteva sfuggire
allo sguardo del bimbo, lo doveva seguire.
Il falò divampava, il ceppo si consumava ardente;
era calato il sonno. Non già per il superfluo riverbero
fulgente l’astro si distingueva tra schiere di sorelle,
quanto perché rendeva la terra prossima alle stelle.
25 dicembre 1990
© Iosif Brodskij, Il mondo attorno non contava, in Poesie di Natale, trad. it. di Anna Raffetto, Milano, Adelphi, 2004