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Canzoncina per una bella ala sinistra
Aveva i calzettoni abbassati e la maglietta bianconera
e noi restammo di stucco: una bella, una vera
ragazza nella squadra avversaria! Sì, una ragazza
con i capelli a caschetto e un guizzo velocista,
un bel sorriso da folletto nel nostro Istituto
maschile per eccellenza. Non era lei a farci paura,
ma un’oscura presenza, un’eco di fiori e di sussurri,
di unghie rosse, di spose, di veli, erano quelle vorticose
onde del sangue, le minacce dall’ignoto, era il vuoto
che irrompeva nel cortile gesuita, era la vita!
(1967)
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Un’altra busta poi ci sono le schede fa caldo
se non le hanno spostate la firma e tutti
i rinnovi cambiali in protesto una copertura
le proroghe tariffe che saltano
e la carta carbone dopo le polizze la faccenda
dei premi proroghe al timbro la garanzia
altre schede e le pratiche e: Carlo.
Andiamo in cortile
con le maglie e i compagni, tu
stai disegnando sul muro le porte.
(1968)
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© Milo De Angelis
(Queste due poesie saranno inserite, con altri inediti, nel volume Tutte le poesie, Mondadori, che uscirà ad aprile 2017)
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Un sabato mattina
Quando ascolto per la prima volta queste due poesie è mattina, e già questo è inusuale. Di solito i reading pubblici sono serali, o pomeridiani. È un sabato mattina umido e grigio di quelli che Milano ti mette addosso spiegandoti perché la ami, perché la ami ancora. Milo De Angelis legge questi testi, per la prima volta in pubblico, in un laboratorio nel cuore del quartiere cinese, durante una conversazione con Mario De Santis. Un incontro che è anch’esso una sorta di laboratorio, perché De Angelis racconta come sono nati alcuni testi e, più in generale, come nascono le sue poesie. Già questo basterebbe.
In quel sabato mattina di novembre, però, è accaduto qualcosa di più, una specie di miracolo. Le due poesie che De Angelis ha regalato a Poetarum Silva e che oggi potete leggere, sono rispettivamente del 1967 e del 1968, testi insieme ad altri esclusi da Somiglianze, libro che ha da poco compiuto quarant’anni. De Angelis ha letto e un commovente silenzio è calato sulle nostre teste, un silenzio bello che sembrava arrivare da molto lontano. E quel lontano non era questione di tempo, ma questione di spazio. Quel silenzio era una distanza che si accorciava. Era una scoperta. Ho avuto da subito la sensazione che i versi appena ascoltati andavano a collocarsi esattamente nello stesso luogo in cui si collocano i testi di Somiglianze e, per me, gran parte di tutti quelli scritti da De Angelis; un luogo che va a crearsi ogni volta che leggiamo o ascoltiamo, una città nuova che si edifica di parola in parola, che nasce nel tempo in cui siamo quando leggiamo. Ecco perché la ragazza che gioca a calcio nel cortile della scuola ci è così vicina, perché la vediamo adesso. Lei è. E la vita irrompe in noi, un’altra volta ancora. Poi arriva l’eccezionale straniamento della seconda poesia, quel salto da un quotidiano burocratico al cortile, al tempo giovane, che è quello delle possibilità, di quando un tu che conosciamo sta disegnando porte sopra i muri. Alla fine dell’incontro Mario De Santis ha chiesto se qualcuno avesse delle domande per De Angelis, ma nessuno ha aperto bocca, mi è sembrato che tutti i presenti fossero profondamente toccati, al punto da rimanere in silenzio perché nulla c’era da domandare. Dopo ho passeggiato da via Bramante al Monumentale e poi fino in via Farini, col passo sicuro di chi cammina sulle strade sue e con l’animo incerto di chi ha appena vissuto qualcosa di raro, una sorta di grazia.
© Gianni Montieri
5 risposte a “Milo De Angelis, due poesie inedite”
Non mi dicono niente queste poesie, veramente banali, scusate tanto.
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L’ha ribloggato su gianni montierie ha commentato:
due poesie inedite di Milo De Angelis con una mia breve nota su Poetarum Silva
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Che meraviglia! C’è già tutta l’atmosfera di Somiglianze, il senso delle cose che iniziano sempre.
Franca L.
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Sconvolgente! Scrivere a 17 anni testi così originali, profondi, mai visti prima! Grazie a Gianni Montieri, il palombaro che è andato a ripescarli!
Giuseppe Villa
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Tutto è nuovo, qui, ,dirompente, senza un grammo di banalità. Non vedo l’ora che esca l’opera omnia! Incredibile Milo De Angelis!
Marco Botti
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