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Un libro al giorno #26: Boris Pasternak, Poesie (2)

Come ogni anno faremo una piccola pausa estiva rispetto alla programmazione ordinaria, cercando di fare sempre una piccola cosa diversa per ogni estate; quest’anno dal 25/07 al 21/08 (con tre post al giorno) proporremo testi da libri che amiamo particolarmente, sperando di accompagnarvi in vacanza e di aiutarvi a sopportare meglio il caldo. La programmazione ordinaria ricomincerà lunedì 22/08 (la redazione).

pasti

Per superstizione

.

Scatola con una rossa melarancia
è la mia cameretta.
Oh, non imbrattarsi nelle stanze d’albergo
sino alla bara, sino all’obitorio!

Mi sono qui stabilito di nuovo
per superstizione.
Il colore dei parati è marrone come una quercia
e mi canta la porta.

Non mi lasciavo sfuggire di mano i nottolini,
tu sgusciavi,
e il mio ciuffo sfiorava la tua bizzarra frangetta
e le labbra, le viole.

Oh, vezzosa, in nome di quelli di prima
anche questa volta il tuo
abbigliamento cinguetta come un bucaneve
“Buon giorno!” all’aprile.

È peccato che tu non sia una vestale:
sei entrata come una sedia,
hai presa la mia vita come da uno scaffale
e ne hai soffiata la polvere

(1917)

(trad. di Angelo Maria Ripellino)

Boris Pasternak, Poesie, a cura di Angelo Maria Ripellino, 1957, p 75.


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