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Contemporary Jukebox (comunicato stampa)

Antonio D'Agostino, Back-Stage, Charlotte Moorman e Nam June Paik, 1974
Antonio D’Agostino, Back-Stage, Charlotte Moorman e Nam June Paik, 1974

Bilancio positivo per la prima edizione di Contemporary Jukebox

Schiavoni: Grande successo e qualità per la manifestazione di Senigallia

 

Si è chiuso con un successo di pubblico, l’entusiasmo dell’amministrazione e grande qualità la prima edizione di “Contemporary Jukebox, largo all’avanguardia“, festival multimediale di musica contemporanea aperto alle contaminazioni con le altre arti, grazie anche a una serie di proiezioni cinematografiche e a due importanti mostre, dedicate a Fluxus e alla Poesia Visiva, allestite presso il Palazzo del Duca.

Dalla regione e da quelle contigue, in molti hanno raggiunto Senigallia per partecipare alla neonata creatura targata Paolo Tarsi. Durante gli otto giorni del festival – patrocinato dalla Regione Marche e dal Comune della città costiera, e che si è svolto in collaborazione con il Musinf e con la Confartigianato di Senigallia – la cittadina adriatica è stata visitata dai tanti appassionati di musica e arte contemporanea che si sono lasciati affascinare dai nomi in programma.

E a subire il fascino della manifestazione non è stato solo il popolo della musica e dell’arte ma anche i media. Da D Repubblica a Radio Cuore, da Affari Italiani a Radio Arancia Network, dall’Avanti ad Artribune, passando per il Giornale della Musica e il Corriere Musicale. E poi la stampa locale, che dall’online al cartaceo ha dedicato al festival una vetrina importante sul territorio, con addirittura due uscite su tutto il territorio regionale.

Davvero significativa l’affluenza durante il concerto-progetto su John Cage a cura di Paolo Tarsi con il duo Fauve! Gegen a Rhino, presentazione in anteprima del loro album sul compositore americano in uscita a giugno per l’etichetta Trovarobato/Parade, così come nelle serate di “IMPROPTUS”, il meraviglioso concerto dell’artista visivo, compositore e sound designer Roberto Paci Dalò, “The Cold Summer of the Dead” dei Junkfood e “Musica Colta da Cultura Incolta” con Enrico Gabrielli/Der Maurer e Sebastiano De Gennaro. Molto noti per le loro collaborazioni in ambito rock, in tantissimi sono accorsi ad ascoltare i due musicisti mentre presentavano a un pubblico incantato le loro riletture di Francis Poulenc, Karlheinz Stockhausen, John Cage, Steve Reich e David Lang, mentre il chitarrista palermitano (ma di casa a Francoforte) Flavio Virzì ha interpretato pagine di Jacob TV e dei musicisti spettrali Tristan Murail e Fausto Romitelli accanto a una prima esecuzione assoluta di “Their Bodies” del compositore inglese Anthony Donovan. A margine conferenze come quella su “Il suono come concetto da Duchamp a Fluxus” tenuta presso la Mediateca della Biblioteca Antonelliana da Maurizio Cesarini, docente dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, piuttosto che sul minimalismo sacro di Arvo Pärt, mentre per le vie del centro storico fluttuavano le musiche di Philip Glass del Metamorphosis Saxophone Quartet o i suoni elettronici di “Oxariénto” di Andrea Chirivì con Sandra Pirruccio.

Tanti i luoghi suggestivi della città toccati dal festival e portati all’attenzione dei visitatori: dalla Rotonda all’auditorium San Rocco e alla Chiesa dei Cancelli, dalla Piccola Fenice alla Biblioteca Antonelliana. Entusiasmo manifestato anche dagli esercenti del centro storico, coinvolti direttamente e ben felici di accogliere i visitatori accorsi e tutte quelle nuove iniziative in grado di ridare vigore agli esercizi commerciali, specie in tempi di crisi come questo.

“Sono molto soddisfatto e contento e parlo a nome di tutta l’amministrazione – dichiara Stefano Schiavoni, Assessore alla Cultura – e spero che questa prima edizione del festival possa continuare sviluppando la progettualità che ha già dimostrato”. Schiavoni esprime il suo apprezzamento anche nei termini della multimedialità che il festival ha saputo proporre. “Dalla musica, all’arte contemporanea, alla fotografia e alla convegnistica. Quella di Tarsi è senza dubbio una proposta molto intelligente che ha saputo mettere insieme musica di alta qualità e arte, riproponendo l’effervescenza culturale degli anni ’60 in cui il movimento Fluxus è nato e in cui arti e musica sembravano dialogare costantemente. Abbiamo una consapevolezza incompleta della cultura del ‘900 – puntualizza Schiavoni – e Contemporary Jukebox, in questa prima edizione, ha svolto una ricerca e una lettura di tutte quelle aree generalmente poco approfondite”.

Stefano Schiavoni (Assessore alla Cultura di Senigallia), Maurizio Cesarini (artista), Paolo Tarsi (direttore artistico di Contemporary Jukebox)
Stefano Schiavoni (Assessore alla Cultura di Senigallia), Maurizio Cesarini (artista), Paolo Tarsi (direttore artistico di Contemporary Jukebox)

http://www.youtube.com/watch?v=xp5eFZ32zlQ