
Ti parlo da questa umida notte, una notte delle solite. Sono sceso perché non dormo più. Il tempo di entrare in casa che già ero fuori.
Sto qui seduto a scriverti messaggi a cui non rispondi, a leggere messaggi che non mi hai mandato.
A scriverti che le notti ora sono così, sanno di fritto rancido e di detersivo a basso costo per pavimenti.
A non ascoltare gli altri ma ad aver bisogno del loro rumore, qualche sedia più là.
A guardare le macchine passare, guardarci dentro e cercarti.
A contare i pullman che tornano dall’aeroporto, ad aspettare di vedere il tuo viso al finestrino.
Ma che tu sia nel mondo o qui è lo stesso, perché Sampa ne contiene tutti i fusi orari le razze i generi i suoni i cieli le nuvole i venti i toni i colori gli odori.
Sono le regole intransitive della vita: il mondo non è Sampa, ma Sampa è il mondo.
Tu a non scrivermi, io a leggerti.
Tu a non tornare, io ad aspettarti.
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© Testo e Foto di Anna Toscano
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3 risposte a “Anna Toscano – my camera journal 7”
Ulysse aux Amériques à la recherche du fil d’Ariane qui le conduira vers Pénélope …
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