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“dei poeti”, di Cristiano Poletti
Continua a leggere: “dei poeti”, di Cristiano PolettiCristiano Poletti, dei poeti, Carteggi Letterari le edizioni, 2019 Da poco pubblicato per Carteggi Letterari, dei poeti raccoglie alcuni interventi critici di Cristiano Poletti, usciti negli anni (tra il 2013 e il 2019) qui, su Poetarum Silva. La cura del libro, che presenta anche due importanti traduzioni, poesie di John Ashbery e Joyce Carol Oates,…
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L’archetipo della parola. René Char e Paul Celan
Continua a leggere: L’archetipo della parola. René Char e Paul CelanL’archetipo della parola. René Char e Paul Celan, a cura di Marco Ercolani, Carteggi Letterari 2018 Tutto nel segno di una conversazione ininterrotta con l’altro, di un movimento di esplorazione meditante e di azione di collegamento, L’archetipo della parola, il volume curato e fortemente voluto da Marco Ercolani, dà conto nella sua articolazione e nel…
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Francesco Tomada, Non si può imporre il colore a un rosa
Continua a leggere: Francesco Tomada, Non si può imporre il colore a un rosaFrancesco Tomada, Non si può imporre il colore a un rosa, Carteggi Letterari, 2016 (con disegni di Francesco Balsamo) Dalla prefazione di Natàlia Castaldi […] mi risulta impossibile parlare di questo suo ultimo lavoro senza tracciarne un percorso coerente negli anni, che lo ha visto sempre presente nel mondo della poesia contemporanea, ma non “invadente”,…
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Solo 1500 n. 99 – Le porte
Continua a leggere: Solo 1500 n. 99 – Le porteSolo 1500 n. 99 – Le porte Ci sono porte che si chiudono, porte che si aprono. Porte che restano aperte per sempre. Porte in legno, porte blindate, porte scorrevoli, a soffietto. Porte in alluminio. Porte orrende, porte rovinate e bellissime. Porte trovate in spiaggia, porte appese sopra i letti, porte che si fanno tavoli,…
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Lucia Tosi, Metafore del freddo. Sei poesie
Continua a leggere: Lucia Tosi, Metafore del freddo. Sei poesieLucia Tosi, Metafore del freddo. Sei poesie Nota di lettura e una traduzione di Anna Maria Curci Vorresti stringerla in un pugno e serbarla gelosamente, questa poesia, manciata di riso sapido, riserva tenace di arguzia, lume “antivedere” al sussiego mortalmente serio e mortalmente ridicolo; dietro la curva, tuttavia, si realizza la sorpresa dell’incontro – scontro,…
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diverse scritture – Francesco Dal Corso (post di natàlia castaldi)
Continua a leggere: diverse scritture – Francesco Dal Corso (post di natàlia castaldi)di Francesco Dal Corso . . Settembre o della tarda estate. Quando le ombre incominciano ________________a scalpitare Un po’ più in là stregarsi d’incanto Quando la luna acquista fierezza _________________soldo nel cielo reclino Raccolgo le forze, non ancor dissipate Quando arriva settembre e il meglio _______________________dell’estate. — Calpestava il riverbero di mezzogiorno a torso nudo,…
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Il dire celeste – Giuseppe Bonaviri – quaderni della fenice 51 – Guanda Editore – 1979 (post di post di natàlia castaldi)
Continua a leggere: Il dire celeste – Giuseppe Bonaviri – quaderni della fenice 51 – Guanda Editore – 1979 (post di post di natàlia castaldi)Nasce a Mineo, in provincia di Catania nel 1924 dove vive fino al conseguimento della Laurea in medicina a 24 anni d’età; una volta laureato si reca a Frosinone, dove vive esercitando la professione di medico condotto fino alla sua scomparsa, avvenuta esattamente quattro anni fa: il 21 marzo del 2009. Ancorato alla sacralità di…
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“Sino a che morte non” (di Domenico Caringella)
Continua a leggere: “Sino a che morte non” (di Domenico Caringella)racconto inedito di Domenico Caringella . “And you can send me dead flowers every morning Send me dead flowers by the mail Send me dead flowers to my wedding And I won’t forget to put roses on your grave“ (M.J. – K.R.) . Iniziavano sempre insieme, ma ogni volta era Liberty a svegliarsi per primo.…
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Oggi i vivi si danno alla macchia (di Salvatore D’Angelo)
Continua a leggere: Oggi i vivi si danno alla macchia (di Salvatore D’Angelo)di Salvatore D’Angelo Oggi i vivi si danno alla macchia i volti cari gli amici gli estranei l’uomo sul fondo il corvo che gracchia sulle distese di vani terranei. Per le strade vuote fa mulinello – e fugge – il vento dalle finestre murate a oriente sulle ginestre marine ora fiorenti – il martello la falce…