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Lorenzo Vercesi, Dire senso è un guaio
Continua a leggere: Lorenzo Vercesi, Dire senso è un guaio* Lorenzo Vercesi, Dire senso è un guaio, raccolta inedita (le poesie qui selezionate fanno parte della prima parte della raccolta intitolata: È pioggia nel sottopasso, uscita in ebook per Poesia 2.0) * Abbiamo invaso il macinato dell’asfalto, spighe su spighe in grigia direzione di viaggio, come una nausea Milano ci resta alle spalle mentre…
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Daniela Scuncia: Un pomeriggio, in un bosco
Continua a leggere: Daniela Scuncia: Un pomeriggio, in un boscoDaniela Scuncia: Un pomeriggio, in un bosco Corro. Sento tutti i muscoli contratti, i quadricipiti, i polpacci, le braccia pronte a scattare, le piante dei piedi appoggiano sospettose sul terreno. Non sento rumori, assorbita dal silenzio. È il mio corpo che pompa il sangue, è il respiro regolare, è il piccolo tonfo di passi…
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Martingala #6: UFO
Continua a leggere: Martingala #6: UFOHo fatto le mie ricerche, e pare che i bambini perdano progressivamente la memoria di quello che è successo nei loro primi tre anni di vita. Ma io ho un ricordo esatto e preciso di un evento successo quando avevo due anni, non uno di più. Era scesa la neve, che dalle mie parti non…
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Francesco Ottonello, inediti
Continua a leggere: Francesco Ottonello, ineditiC’è un elevato tasso ironico nella poesia di Francesco Ottonello, un’ironia profonda, unitamente a un grado alto e doloroso di percettività, e a una per nulla celata oralità, altrettanto profonda e direi costitutiva del suo verso. In particolare nelle prime due poesie qui presentate. La prima reca un titolo strano e difficile, soprattutto giocoso: Le domandi…
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I poeti della domenica #147: Anna Maria Carpi, I meglio sono loro (inedito)
Continua a leggere: I poeti della domenica #147: Anna Maria Carpi, I meglio sono loro (inedito)I MEGLIO SONO loro, e c’è Kandinsky. Sono fioriti in bianco per le strade qui intorno a casa, non tutti, ché i restii come me preferiscono l’inverno, i rami nudi e nulla che si muove. Gente che va, che va a far due passi e quanti i cani questa domenica di primavera. Ultimamente l’uomo…
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Martingala #5: la casa dei fantasmi
Continua a leggere: Martingala #5: la casa dei fantasmiE dunque abbiamo tra gli otto e i dieci anni, lo stabilisco dal fatto che abbiamo un barlume di autocoscienza e che siamo il gruppo che assieme forma la mia classe alle elementari. Francesca qualche giorno fa ci ha raccontato una storia di paura sulla casa a due piani, quella lunga che affaccia a strapiombo…
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Lucianna Argentino, Inediti #2
Continua a leggere: Lucianna Argentino, Inediti #2Lucianna Argentino, Inediti #2 Abbiamo attraversato la notte in ginocchio perché la misericordia divina ci trovasse preparati per un nuovo impasto e un respiro più prudente e giusto ci fosse alitato nelle narici. Officianti il sacramento di quelli cancellati dalle mappe ma ai quali è affidato il compito di testimoniare la grazia – quelli a…
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Martingala #4: dialogo sui minimi sistemi
Continua a leggere: Martingala #4: dialogo sui minimi sistemi«Avevo una cosa da dirti ma credo di averla dimenticata.» Così Maurizio che non irrompe ma arriva morbidamente – io non l’ho sentito – e stringe un libro al petto. Mi giro e la sacca mi caracolla da una spalla come se davvero ci fosse stata un’irruzione, tanto è simile il suo giubbotto rosso così…
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Lucianna Argentino, inediti #1
Continua a leggere: Lucianna Argentino, inediti #1Il poema della luce (o del teorema della ricorrenza*) La vita è aria tessuta con la luce. (Jacob Molesch) Dal treno la rivincita sul tempo non la credeva e nemmeno sul rammarico perché di rado se n’era visto uno sparito così, semmai addolcito, eppure quello, adesso rinverdito, la esortava: guardami gli anni mi hanno cambiato,…
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Villa Dominica Balbinot, Inediti 2016
Continua a leggere: Villa Dominica Balbinot, Inediti 2016Villa Dominica Balbinot, Inediti 2016 18 FEBBRAIO 2016 LEI SAPEVA CHE LO SPLENDORE ERA FRAGILE “In quel vasto paesaggio silente (in quella fredda desolata gola) spiccavano, le austere cime scure dei grandi alberi e lei aveva negli occhi una terribile dolcezza” La brezza finalmente cadde l’acqua divenne immota… Lei sapeva che lo splendore era…