Monet è cieco
Ha le persiane abbassate
Cosa sia il blu
Purtroppo
Non lo sa più
Venezia
Disfatta nel celeste
è un’onda
Che la traveste
In sogni
L’allegria scritta
Sull’acqua
Sono venature di mani
Che toccano
Il filtro del destino
Dietro al cielo
Non esiste
Nulla
Davanti alla casa
Nevicano sorrisi
Azzurri
Antenati del vento
siamo uniti
Dal nero sospeso
In calce di bianco
apostrofo
di luce
e tabula rasa
Vorrei che tu mi gettassi
il tuo giallo addosso
Per farmi girasole
Mettermi i binocoli
Per varcare i confini degli occhi
Spargerti il mio liquore chartreuse
Come crema antirughe
Nonostante la tua pelle liscia
Da biliardo
Da luna
In un miliardo
Di stelle
Io vorrei
I tuoi caffè
Sentire
La adrenalina
Del tuo volto che riaffiora
Dal riso
Come una mondina
Monet cieco
Non vede più il blu
Gli ho affidato
Le mie parole
Quella notte
Una delle tante
Trascorse nel tuo jazz
svaligiati i pesi
Del tempo
ho rivisto in te
la grande malinconia
i tuoi occhi
senza difese
Nel fango
Brillano le perle
Della tua rugiada
cretese
© Roberto Dall’Olio, Monet cieco, Pendragon 2021
Una replica a “Roberto Dall’Olio, Poesie da “Monet cieco””
Roberto Dall’Olio è un poeta lirico. I suoi versi sono caratterizzati da un incedere musicale, da un procedere armonico. La raccolta “Monet cieco” è un florilegio di luce e di suoni, incatenati in abbracci sensibili. Dall’Olio è un poeta attento alla grande lezione dei grandi lirici del Novecento. Come Bertolucci dà rilevanza alla descrizione paesaggistica, come Penna è incisivo nel volgere del verso, come Caproni fa suonare il ritmo virtuoso dei centomila violini. Come Gatto, Roberto in un caleidoscopio d’anima e di colori dipinge la sua poesia. Auguro tanta fortuna al tuo nuovo libro di versi, caro Roberto.
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