Felicia Buonomo, Cara catastrofe (Miraggi Edizioni, 2020), euro 10
Cara Catastrofe,
m’innamori
come il gelo sul lungolago di Mantova,
le luci dei lampioni di Milano,
le onde sul porto di Genova
e la strada oscura dei vicoli di Napoli.
Trova nuovi colori e tratti
che m’incantino.
Dipingi la geografia del mio sentire.
Io credo solo agli incantesimi.
*
A mio fratello
Il cibo spinto nello stomaco dalle mie lacrime.
I tuoi pugni alla porta della mia quiete.
Sigillata nel mausoleo
costruito sui miei traumi,
ti attendo un giorno ai piedi
del mio sepolcro,
con un fiore alla promessa del mio nome.
*
Non è il tocco livido a fare male,
ma il ricordo del suo alone.
Dormiamo insieme ogni notte,
ma è nella crepa che dovrai recuperarmi.
Fai piano, che anche la luce è dolore,
dopo la culla di un buio così violento.
*
Mi parli del tempo che distrugge,
della ribellione che non c’è,
della dignità frantumata
sotto il peso di parole rabbiose.
Fai l’elenco delle mie colpe
con la stessa voce di chi urlava “Barabba!”.
Mi ricordi che anche il figlio di Dio
è fatto di carne che sanguina e muore.
E che nessuno aspetterà, per me,
il terzo giorno.
*
I vicini di casa hanno sentito il mio dolore
e – come tutti – lo hanno ignorato.
Non so nulla delle pareti delle loro case.
Mi domando se anche io colpevolmente ignoro,
o se sono solo distratta dall’oppressione
del mio supplizio,
che ha occhi celesti e profondi.
Profondi come il rosso. O il nero.
Non mi sono mai interrogata
sul colore dell’inferno.
*
A Tommaso Bernardi
Ci sono le orme dei miei pensieri
su queste scale che portano
alla stanza del saluto finale,
alle ultime tracce della tua presenza.
Di te mi rimane un’istantanea rubata.
Cerco il tuo cuore caduto, mentre l’albero
della pioggia mi germoglia negli occhi.
Anche se non ci legano né cognome né sangue.
Felicia Buonomo (1980) è giornalista e si occupa principalmente di diritti umani. Alcuni dei suoi video-reportage esteri sono stati trasmessi da Rai 3 e RaiNews24. Parallelamente all’attività giornalistica, porta avanti un progetto di streetpoetry sotto lo pseudonimo di Fuoco Armato. Alcune sue poesie sono apparse su Atelier Poesia, Argo – Poesia del nostro tempo, La rosa in più, Limes Lettere, Versante Ripido, ClanDestino Rivista, IrisNews e altrove. Un suo testo poetico è stato tradotto in spagnolo dal Centro Cultural Tina Modotti.