
Non c’è più orizzonte. Se dessi un altro passo,
se il limite non fosse la rottura,
sarebbe un passo falso:
in un opaco velo indivisibile
di spazio e di durata.
Convergeranno qui le parallele,
con parabole rette che coincidono.
Non c’è più orizzonte. Il silenzio risponde.
È Dio che s’è sbagliato e lo confessa.
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© José Saramago, in Poesie, a c. di Fernanda Toriello, Torino, Einaudi, 2002.
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Testo scelto da Marianna Andrigo.
