
LA VEGGENTE
Poesie da una vita futura
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Cercavo la pietra, non la croce
……–…….. lei è quella del vento
che ripete il suo nome –
volevo benedizioni
e non questa folle luce
cercavo nel tuo dischiuderti
un segno
ma ebbi paura dei gigli insanguinati
cercavo un simbolo
in silenzio mi alzai da me stessa
e andai in cerca della cerva-sacrificio
del calice bianco
per assaggiare il vero nome delle cose.
*
Vado dove non c’è un dove
in un tempo senza tempo
dove una donna azzurra si bagna in un’acqua
ancora più azzurra
e i cieli hanno mille occhi
e la solitudine è regina
di un castello senza mura
cavalieri senza testa
danzano
una bambina porta
un candelabro bianco.
E la notte è ladra di nomi
e di destini.
*
Non mi aspettavo questa notte dei corpi
l’uccello bianco ha parlato
lei non sa cosa dire
agli animali verdi e azzurri che la visitano
nei sogni
forse avranno la parola primordiale
inarticolata
e la culleranno
fino a che le sue palpebre di cartapesta
apriranno sul doloroso mattino
dei passeri muti sui tetti.
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© Jennifer Poli
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Jennifer Poli (Milano, 1991) è laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli Studi di Milano, dove si sta specializzando in Scienze Antropologiche ed Etnologiche. Compie i suo studi nell’ambito dell’antropologia medica con particolare attenzione alle medicine alternative e lo sciamanesimo. Si occupa di letteratura e poesia femminile del ‘900. Ha scritto per riviste culturali indipendenti (Il Pickwick, Crapula Club) e nel 2015 ha fondato il blog-magazine di narrazioni, critica e poesia Nuove finzioni. Nel 2016 ha partecipato all’antologia poetica Il Segreto delle Fragole (Lietocolle). All’ombra del grembo (Lietocolle, 2017) è la sua opera prima.