
Ti cadono i capelli, qualcuno
ti mangia il cuore. Non sai
più scrivere, Parole senza senso
immagini fiacche vuote.
Il sole nero della morte brilla
lontano e tu t’avvicini a lui
col tuo cranio spappolato.
Anch’io ho paura. La serale
notturna mattutina insonnia
non s’affloscia: la fessura
per arrivare all’anima
è troppo volgare.
Addio. Tradiscimi con chi
ti pare.
(da Invettive e licenze, 1971)
