
A Irene
Cosedicasa
Qui si parla di case
di percorsi sviluppati in superotto.
Qui si parla di casa:
di idee fatte stanze
come vincoli
sciolti nelle scatole,
si parla di assenze, di voci
sbriciolate
per i cammini lasciati
in pace al bosco.
Qui si parla di casa
e ci si regoli bene
nel capitare a sera
senza chiavi in tasca
quando il bussare
estraneo si intona
ancora all’eco
della voce piccola
che qui rimbalza
ai margini del giorno
e altrove manca
come un respiro.
Qui si parla solo di te
inevitabile
come mura al tetto
come radici
al bosco.
.
RIENTRI (21-12-2014)
Casa non era che
uno spiraglio
tra la strada e
la bocca del vetro,
quando è tramontato il rumore
ho tracciato la possibilità di un ritorno
lungo le geografie delle crepe
AFFITTI
Ogni stanza per ora è garante di un particolare
inascoltato
quando
una confusione di odori ancora accompagna
una collezione di moniti
mentre (a conti fatti)
oggi ci resta solo una piccola guerra
tra consuetudini
e così
mentre gli oggetti testimoniano le possibilità
la muffa cresce, ma non è colpa nostra.
Almeno per questo possiamo dormire tranquilli.
domani o dopo, vedrai, si parte.
© Iacopo Ninni

2 risposte a “3 case”
Ingrato il tempo che non si lascia invecchiare e che “le geografie delle crepe” ignora.
IRRICONOSCIBILI CASE.
Grazie.
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mi piace molto il nitore semplificato che hai imposto al testo, con parole diradate, luminose, che intrecciano concetti e sensazioni. costruire delle pareti, dei limiti entro cui trascrivere l’esistenza: questo si vede nei testi.
grazie
mdp
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