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L’osceno
Continua a leggere: L’oscenoPer i Greci, osceno era ciò che non si doveva mettere in scena, perché truculento, eccessivo agli occhi e quindi per la mente: stupri, ammazzamenti, violenze. In teatro poteva occuparsene tutt’al più il Coro, che sapeva riferire al pubblico con parole adeguate, volte a simbolizzare la ferocia di quanto avvenuto, appunto, fuori scena. La proiezione dell’antico…
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Nota a Tribunale della mente di Corrado Benigni (Federica Giordano)
Continua a leggere: Nota a Tribunale della mente di Corrado Benigni (Federica Giordano)“Ogni scomparsa lascia la traccia di un risveglio” Un luogo in cui la coscienza si guarda dall’alto, un luogo dal quale si vedono le azioni con chiarezza, con le proporzioni della verità. Un luogo dove il mondo appare in tutta la sua complicazione, rifuggendo le leggi dell’immanenza e quelle dell’uomo. Questo è il…
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LE VIE PROFONDE DELL’IO (LETTERA-LETTURA PER “PORTA A OGNUNO”)
Continua a leggere: LE VIE PROFONDE DELL’IO (LETTERA-LETTURA PER “PORTA A OGNUNO”)Gentile Cristiano, ho letto con curiosità sincera e sincera partecipazione il tuo libro Porta a ognuno, pubblicato dall’Arcolaio nel 2012. Molti sostengono a questo proposito che il lirismo sia morto, che siamo oggi in una fase nuova della poesia: quella della “post-lirica”, dell’io decentrato, delocalizzato. Ai margini quindi del genere letterario in questione, almeno in…
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Intervista a Maurizio Cucchi
Continua a leggere: Intervista a Maurizio CucchiMaurizio Cucchi, uno dei poeti contemporanei più significativi, parla della sua poesia con Francesco Filia La sua poesia appare come una ricognizione inesausta del reale, come se fosse guidata da un principio euristico, ma, tale ricerca, più che trovare conferme alimenta i dubbi che l’hanno mossa. È così? In che misura nella sua opera poesia e conoscenza…
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In una poesia di Ashbery
Continua a leggere: In una poesia di AshberyVetiver[1] di John Ashbery unisce una nostalgia romantica, in continuità ironica con il Romaticismo del passato, a una vertigine respirata e meditata con cura, per quanto vissuta d’improvviso. Il vetiver è un distillato di radici, alla base di molti profumi da uomo, un’essenza che può essere anche diffusa in un ambiente per creare atmosfera. Sia…
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Le cronache della Leda #28 – Le mie amiche, la mia pazienza e “Il giovane favoloso”
Continua a leggere: Le cronache della Leda #28 – Le mie amiche, la mia pazienza e “Il giovane favoloso”Le cronache della Leda #28 – Le mie amiche, la mia pazienza e “Il giovane favoloso” XXVIII – A SE STESSO Or poserai per sempre, Stanco mio cor. Perì l’inganno estremo, Ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento, In noi di cari inganni, Non che la speme, il desiderio è spento. Posa per sempre. Assai…
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Proust, ancora
Continua a leggere: Proust, ancoraLa Ricerca, con quell’ordine architettonico tutto suo, frutto di un’infinita elaborazione, di scomposizioni e ricomposizioni continue, è cattedrale poetica per eccellenza. Con un equilibrio trovato infine sull’idea dello stare. Fissando a lungo i giorni ordinari fino a vederli svanire nel loro rumore, il Passato, rinato nel silenzio di un attimo in mezzo al presente, ne…
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Intervista a Milo De Angelis e inedito
Continua a leggere: Intervista a Milo De Angelis e ineditoMilo De Angelis, uno dei poeti più significativi della nostra epoca, parla della sua poesia con Francesco Filia e annuncia il suo prossimo libro di cui pubblichiamo l’inedito che lo concluderà. 1. “Ho cercato con forza in questi anni quel punto in cui sangue e pensiero sono un’unica cosa”. Questa affermazione contenuta nel tuo…
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L’angelo che è stato
Continua a leggere: L’angelo che è statoElegie duinesi di Rilke, inizio della Prima Elegia:[1] Se pur gridassi, chi m’udrebbe dalle gerarchie degli angeli? E se uno mi stringesse d’improvviso al cuore, soccomberei per la sua troppo forte presenza. Nel suo Esserci («presenza», nella traduzione di Rella) l’Angelo è tremendo. Ognuno di loro lo è. Come ombre distanti, alte su di noi,…
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Voler bene a Raboni
Continua a leggere: Voler bene a RaboniVoler bene a Raboni Giovanni Raboni non se ne è mai veramente andato. Non lo dico io, l’ha detto lui e mi ha convinto. Uno dei pochi pilastri della mia fede – ammesso che di fede si possa parlare – è l’idea della comunione dei vivi con i morti, che non vuol dire che io…