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Paolo Triulzi: I me medesimi. N. 3 Alberto
Continua a leggere: Paolo Triulzi: I me medesimi. N. 3 AlbertoPaolo Triulzi: I me medesimi. N. 3 Alberto Alberto è grosso. È sempre stato grosso, non è un problema. Sono le camicie il problema. Ste fottute camicie, che per quanto grandi le prenda gli strizzano sempre il collo. Alberto non è grasso, è proprio grosso. Ha un grosso stomaco prominente ma è anche alto, con…
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Paolo Triulzi: I me medesimi. N. 2 Desi
Continua a leggere: Paolo Triulzi: I me medesimi. N. 2 DesiPaolo Triulzi: I me medesimi. N. 2 Desi Gli Abbronzatissimi, così si chiamavano fra loro. Il nome veniva da una cosa che era successa un giorno e che poi ci avevano riso sopra per un pezzo. Era passato dai giardinetti uno, che era uguale ai tanti tizi in giacca e cravatta che passavano di là…
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Inediti. Poesie da “Il primo cassetto” di Eliana D. Langiu
Continua a leggere: Inediti. Poesie da “Il primo cassetto” di Eliana D. Langiu1 io sono il vuoto io sono la casa io sono lo scoglio su cui batte l’acqua io sono la pozzanghera scivolosa di alghe io sono il tuo primo cassetto il tuo blocchetto di ricevute aperto il giorno esatto dell’ultima . piega di calcina…
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Inediti. Fabrizio Milanese: cinque poesie
Continua a leggere: Inediti. Fabrizio Milanese: cinque poesie. VOGLIO UNA CASA PER RICORDARE Voglio una casa per ricordare. Un muro che assorba il mio odore di fatica. Un focolare spento con cenere di betulla. Stare nel mistero fecondo di un baratto silenzioso: un vaso con una pietra per attendere la sera e sognare soli e girasoli. E in questo azzurro umido…
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Conseguenze. Inediti di Diego Bertelli con una traduzione
Continua a leggere: Conseguenze. Inediti di Diego Bertelli con una traduzioneConseguenze Aperitivo Siamo seduti, coi calici che toccano le nostre labbra garbate, come fossero parole ma appena pronunciate. Conversiamo del vino, soffermandoci sul suo indicibile colore. «Tu, bianca?», chiede l’uomo che passando tra i tavoli vende rose variegate. A così poca distanza, lui non sa che porge a Bianca la conseguenza del suo nome. *…
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Paolo Triulzi: I me medesimi. N. 1 Adelmo
Continua a leggere: Paolo Triulzi: I me medesimi. N. 1 AdelmoPaolo Triulzi: I me medesimi. N. 1 Adelmo Mi scusi, gli dice un ragazzo, ma già l’ha urtato. Sì, biascica Adelmo e continua a fissare in giù. Tiene la testa un po’ in avanti, fisso come un palo, la borsa di cuoio in mano, l’impermeabile allacciato sullo stomaco prominente. Non si muove, Adelmo. Oggi no.…
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Ogni 16 ottobre, a L. B.
Continua a leggere: Ogni 16 ottobre, a L. B.Ricordo la voce di Rachele: “Gianni, sono Rachele…” non so più cosa disse dopo sapevamo entrambi che nulla più ci sarebbe stato da dire eppure molto abbiamo detto maledicendoti quando è stato il momento. Bologna, Milano, Sarzana, non sono soltanto posti, sono i luoghi dove siamo passati insieme, è un ottobre freddo, il secondo o…
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Ivano Mugnaini, Criminal Profiling
Continua a leggere: Ivano Mugnaini, Criminal ProfilingCRIMINAL PROFILING La metà della vita di un uomo è passata a sottintendere, a girare la testa e a tacere. Albert Camus Era la notte più buia mai apparsa sulla terra. Anzi, era una notte che si rifiutava di apparire, perfino come essenza oscura. Non si camminava per le strade, ci…
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Giovanna Zulian, Ama il tuo insuccesso
Continua a leggere: Giovanna Zulian, Ama il tuo insuccesso“Ama il tuo insuccesso” * Due piedi nudi scendono dal divano. C’è silenzio, ora nella casa. In cucina, i coniugi preparano una camomilla, non parlano, si guardano appena. Se ne sono andati dopo che avevano finito, dopo essersi liberati, sfibrati , ma vincitori. “ Abbiamo perso una legione, ma abbiamo avuto una parte del bottino”…