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«LUCE BIANCA D’INVERNO»: PRESENZE DI NEVE NELLE POESIE AFFETTIVE DI LUCIANO CECCHINEL di Paolo Steffan
Continua a leggere: «LUCE BIANCA D’INVERNO»: PRESENZE DI NEVE NELLE POESIE AFFETTIVE DI LUCIANO CECCHINEL di Paolo SteffanSia per te la grande neve il tutto, il nulla, Bambino dai primi passi incerti nell’erba, Gli occhi ancora pieni dell’origine, Le mani aggrappate solo alla luce. Yves Bonnefoy Prima che venisse pubblicata la raccolta In silenzioso affiorare (Tipoteca Italiana, 2015, prefazione di Silvio Ramat) le poesie affettive di Cecchinel potevano essere contate sulle dita…
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Tra i cuscini dell’amante. “Ketty” di Guido Gozzano. Di Massimiliano Cappello
Continua a leggere: Tra i cuscini dell’amante. “Ketty” di Guido Gozzano. Di Massimiliano CappelloTra i cuscini dell’amante. Ketty di Guido Gozzano . I. Supini al rezzo ritmico del panka. Sull’altana di cedro, il giorno muore, giunge dal Tempio un canto or mesto or gaio, giungono aromi dalla jungla in fiore. Bel fiore del carbone e dell’acciaio Miss Ketty fuma e zufola giuliva altoriversa nella sedia a sdraio. Sputa.…
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“Tabucchi: tanti in uno”. Nota di lettura di Renzo Favaron
Continua a leggere: “Tabucchi: tanti in uno”. Nota di lettura di Renzo Favaron“Tabucchi: tanti in uno” (Il filo dell’orizzonte: una storia che ha come termine l’infinito) di Renzo Favaron In una visione che potrebbe sembrare peregrina, dettata da una confidenza eccessiva con un secolo di letteratura che non si è risparmiato nel mostrare le cuciture nascoste e i tessuti lacerati dell’uomo e del mondo (colti in quella…
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Carolina Invernizio e il dolce sapore dell’oscurità (di Giuseppe Ceddia)
Continua a leggere: Carolina Invernizio e il dolce sapore dell’oscurità (di Giuseppe Ceddia)Carolina Invernizio e il dolce sapore dell’oscurità * Il 27 novembre 1916 ci lasciava Carolina Invernizio. Una scrittrice che a molti, probabilmente, poco dice. Ma un’autrice che, al contempo, meriterebbe di esser riscoperta. Nata a Voghera il 28 marzo del 1851, il suo nome – assieme a quello di Francesco Mastriani – è legato soprattutto…
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Quando imparammo a tremare (23/11/1980 – 23/11/2015)
Continua a leggere: Quando imparammo a tremare (23/11/1980 – 23/11/2015)Quando imparammo a tremare (23/11/1980 – 23/11/2015) (per Angela, mia sorella) * (XX frammento, Napoli 2007) A volte si ritorna per capire se qualcuno o qualcosa riconoscerà i nostri lineamenti ispessiti, la fosforescenza che attraversò la nostra adolescenza, l’ardore che avvampa le notti e le albe che ci ha reso vivi, per specchiarsi nei vetri…
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“Senti le rane”: intervista a Paolo Colagrande
Continua a leggere: “Senti le rane”: intervista a Paolo ColagrandeBisognerebbe esser capaci di raccontare le cose, spiego a Sogliani, mica come le raccontiamo noi. A parlare è Gerasim, narratore di una storia che da sola occuperebbe poche pagine: quella della passione del parroco Zuckermann, ebreo convertito per chiamata divina e già santo per la comunità di Zobolo Santaurelio Riviera, verso la bella Romana.…
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Io e Vittorio Sereni (di Emiliano Ventura)
Continua a leggere: Io e Vittorio Sereni (di Emiliano Ventura). Scrivere un profilo su Vittorio Sereni vuol dire tornare indietro di qualche decennio, Diario d’Algeria è, insieme a Ossi di seppia, la prima raccolta di poesie che ho cercato e letto nella sua interezza. Era l’edizione degli Oscar Mondadori dei primi anni novanta. Allora non sapevo ancora dell’importante ruolo svolto da Sereni nella Mondadori…
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Stato interessante di Alessandra Bruno. Con un’intervista all’autrice e a Ilaria Beltramme
Continua a leggere: Stato interessante di Alessandra Bruno. Con un’intervista all’autrice e a Ilaria Beltramme«Se uno prende in questo modo così forte e simbolico questa storia della maternità, cioè è finita. Non lo fai, non lo fai. La devi marginalizzare, la devi ridimensionare. La devi vivere come una cosa, una voglia e una cosa come tante nella vita. Oddio, come forse poche, ma come altre.» Inizia così, Stato interessante…
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“Pecore in erba”: sulla libertà di oppressione
Continua a leggere: “Pecore in erba”: sulla libertà di oppressioneDopo aver dato tanto alla causa dei diritti civili nel mondo un ragazzo, Leonardo Zuliani, sparisce nel nulla. Una faraonica folla si riversa su Roma per fargli sentire, dovunque egli sia, la propria solidarietà. Tutti i grandi del mondo, riconosciuto finalmente il suo peso nella crescita della collettività, gli rendono omaggio non solo come a…