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La poesia verso la prosa? La scrittura di Volponi e i generi letterari (di Emanuele Zinato, Prima parte)
Continua a leggere: La poesia verso la prosa? La scrittura di Volponi e i generi letterari (di Emanuele Zinato, Prima parte). Credo che i maggiori problemi interpretativi posti dall’opera di Paolo Volponi, scrittore “inafferrabile”, irriducibile a etichette univoche o a movimenti e scuole, tanto trascurato dall’editoria e dall’accademia quanto potenzialmente vitale come modello per i giovani intellettuali marginali dei nostri giorni, siano riassumibili in tre binomi che coesistono in tensione nella sua opera; binomi che…
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RICORDO DI FRANCESCO ORLANDO
Continua a leggere: RICORDO DI FRANCESCO ORLANDOFrancesco Orlando se n’è andato quasi due anni fa, nel fiore della vecchiaia, con un primo romanzo appena pubblicato, che da pochi mesi stava portando in giro. In realtà un manoscritto dei vent’anni, per decenni conservato nel classico cassetto, e solo negli ultimi tempi tirato fuori per trovare la compiutezza definitiva. Una vita da teorico, incorniciata dalla…
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UNA POESIA DI MAURICE MAETERLINCK
Continua a leggere: UNA POESIA DI MAURICE MAETERLINCKQuesta poesia appartiene alla raccolta Serres chaudes (Serre calde) del 1889. Si riconosce la lezione dei grandi francesi (Rimbaud, in particolare), con molti elementi di originalità. L’immagine delle balene che migrano verso il polo e adombrano per un attimo la campana del palombaro sbalordirà Guillaume Apollinaire. I pronomi in successione delle ultime due strofe si…
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Serena Cacchioli – MORTE DI UNA STAGIONE: Antonia Pozzi in Portogallo
Continua a leggere: Serena Cacchioli – MORTE DI UNA STAGIONE: Antonia Pozzi in PortogalloAntonia Pozzi era nata in una famiglia benestante, non le mancava niente, passava le giornate facendo cavalcate, passeggiate e partite di tennis, aveva la sua poltroncina fissa alla Scala, eppure coltivava in sé il dolore di essere una voce diversa dalla maggior parte delle altre voci a lei contemporanee. La poesia e la fotografia erano…
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Andrea Accardi – Sul legame diretto tra le mafie e la musica neomelodica
Continua a leggere: Andrea Accardi – Sul legame diretto tra le mafie e la musica neomelodicaNon si vince sulla terra battuta e i miracoli non arrivano se nessuno li vuole. Gli artisti stranieri fanno capolavori mettendo insieme sacchi d’immondizia da noi l’arte viene fuori spontaneamente accumulandosi ai bordi delle strade. Le strade che hanno spesso nomi condannati via delle tre bare, vicolo degli agonizzanti un pianto insicuro che imita…
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Alexandre Calvanese – “Occidente per principianti” di Nicola Lagioia (Einaudi, 2004)
Continua a leggere: Alexandre Calvanese – “Occidente per principianti” di Nicola Lagioia (Einaudi, 2004)Occidente per principianti (Einaudi, 2004) è il secondo romanzo di Nicola Lagioia e, come quello che lo ha preceduto (Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoij, minimum fax, 2001) e quello che lo ha seguito (Riportando tutto a casa, Einaudi, 2009), si fa apprezzare per la fluidità con cui lo stile – scaturito da fonte “selvaggiamente…
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Se gli avanzi bastano: lettura di una poesia di Andrea Inglese
Continua a leggere: Se gli avanzi bastano: lettura di una poesia di Andrea IngleseLIMONI . Ci sono zone dell’appartamento inabitabili, altre fin troppo abitate. Sedie su cui è vano sedersi, o impossibile pensare, o trovare una postura di adulto vertebrato. I metri quadri giurati dall’agenzia di giorno in giorno raccorciano, ma senza un ordine, a sproposito. Di fronte, è senza cielo: specchi d’esistenza nel quadro fisso della finestra.…
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A WISLAWA, CON RISPETTO PARLANDO
Continua a leggere: A WISLAWA, CON RISPETTO PARLANDOWislawa Szymborska non era una poetessa italiana. Se questa affermazione può sembrare scontata, visto l’eccesso di consonanti del suo nome, non lo è più all’interno di un discorso strettamente letterario. Quando venne a Pisa qualche anno fa, invitata dalla Normale, non avevo mai letto nulla di suo, la grande popolarità e la presenza invasiva nelle…
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Andrea Accardi, Inediti
Continua a leggere: Andrea Accardi, IneditiLA COLPA Ho sognato di avere una colpa. Avevo fatto a qualcuno qualcosa, da qualche parte, in qualche tempo. In una grande stanza ossequiosa, uguale a mille altre stanze di uffici, consolati, conventi o ambasciate, tutte le persone che avevo conosciuto nella vita, se pure tra loro sconosciute, mi indicavano col dito, indicavano proprio me,…