dalla
Vita nuova
Ne li occhi porta la mia donna Amore,
. per che si fa gentil ciò ch’ella mira;
. ov’ella passa, ogn’om ver lei si gira,
. e cui saluta fa tremar lo core,
. sì che, bassando il viso, tutto smore,
. e d’ogni suo difetto allor sospira:
. fugge dinanzi a lei superbia ed ira.
. Aiutatemi, donne, farle onore.
Ogne dolcezza, ogne pensero umile
. nasce nel core a chi parlar la sente,
. ond’è laudato chi prima la vide.
. Quel ch’ella par quando un poco sorride,
. non si pò dicer né tenere a mente,
. sì è novo miracolo e gentile.
Color d’amore e di pietà sembianti
. non preser mai così mirabilmente
. viso di donna, per veder sovente
. occhi gentili o dolorosi pianti,
. come lo vostro, qualora davanti
. vedetevi la mia labbia dolente;
. sì che per voi mi ven cosa a la mente,
. ch’io temo forte non lo cor sì schianti.
Eo non posso tener li occhi distrutti
. che non reguardin voi spesse fiate,
. per desiderio di pianger ch’elli hanno:
. e voi crescete sì lor volontate,
. cche de la voglia si consuman tutti;
. ma lagrimar dinanzi a voi non sanno