Lo spazzacamino
Cosino tutto nero fra la neve,
Strilla in tono dolente “’zacamino”.
“Dimmi, il babbo e la mamma dove sono?”.
“Sono andati alla chiesa per pregare.
Poiché stavo contento in quella plaga,
Ed in mezzo alla neve sorridevo,
Mi hanno vestito in abiti di lutto,
Ed insegnato i canti del dolore.
E siccome in lietezza ballo e canto,
Ignoran che m’han fatto tanto male,
E stanno a pregar Dio, i Preti e il Re,
Che un paradiso fan di nostre pene”.
The Chimney Sweeper
A little black thing among the snow,
Crying ” ‘weep! ‘weep!” in notes of woe!
“Where are thy father and mother? say?”
“They are both gone up to the church to pray.
Because I was happy upon the heath,
And smil’d among the winter’s snow,
They clothed me in the clothes of death,
And taught me to sing the notes of woe.
And because I am happy and dance and sing,
They think they have done me no injury,
And are gone to praise God & his Priest & King,
Who make up a heaven of our misery.”
William Blake
(traduzione di Roberto Rossi Testa)
Edizione di riferimento: William Blake, Canti dell’Innocenza e dell’Esperienza. A cura di Roberto Rossi Testa. Con un saggio di T.S. Eliot. Testo originale a fronte, Feltrinelli 2009 (su licenza temporanea SE, con i cui tipi era apparsa l’opera, con cura e traduzione di Roberto Rossi Testa, nel 1997)
2 risposte a “I poeti della domenica #295: William Blake, Lo spazzacamino”
L’ha ribloggato su Paolo Ottaviani's Weblog.
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E’ una delle poesie più coraggiose di William Blake.
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