
Martina Germani Riccardi, Le cose possibili, Internopoesia 2016, € 10,00
*
non m’importa più
di quello che poteva essere.
solo mi sorprende
quanto oggi sia viva.
dentro mi
nascono le cose
*
il giorno in cui t’accorgerai
che le cose sono più di due
e prendono il loro posto.
che ti sono cresciuti i capelli
e lei ti ama come t’ha sempre amato:
a suo modo.
che la sola cosa di cui t’importa è stare
insieme nel mondo.
affronteresti giganti: dieci, cento
senza muovere un passo indietro. perché
perdersi di vista
non è necessario
se si perde la vista soltanto
solo è necessario, quanto raro
che capisca qualcosa, io
sento le cose
come adesso
*
ecco,
sento qualcuno avvicinarsi. sale queste scale di marmo
mai più bianche, cambiate dal tempo, e
muove verso di me. quasi può toccarmi.
si lo so che non puoi essere tu. parla al telefono
e non ha la tua voce, ma
alzo lo stesso la testa dalle mie cose:
per vedere se per caso
il caso come ogni caso
arrivi davvero
*
casa è una cosa che non si vede:
un sentimento, un pensiero continuo.
la cerco, la trovo e di colpo
perdo la distanza dalla luna.
casa è un ponte che crolla e che
ricostruiamo sempre
*
meglio nessun passo che mezzo passo soltanto.
meglio slegarsi, meglio
non affezionarsi troppo.
meglio saltare al momento giusto,
bere il sangue delle fragole con te
e capire che sei libera e ridere
di gusto
per cose stupide
e accendere fuochi, la sera
per augurarsi cataclismi come questo,
invece
di preoccuparmi dei cani bianchi dei sogni
di chiedermi dove
e quanto lontano
andrò
da qui
e di avere nostalgia del futuro
*
© Martina Germani Riccardi
