– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 12 agosto 2016 da redazionepoetarum
Come ogni anno faremo una piccola pausa estiva rispetto alla programmazione ordinaria, cercando di fare sempre una piccola cosa diversa per ogni estate; quest’anno dal 25/07 al 21/08 (con tre post al giorno) proporremo testi da libri che amiamo particolarmente, sperando di accompagnarvi in vacanza e di aiutarvi a sopportare meglio il caldo. La programmazione ordinaria ricomincerà lunedì 22/08 (la redazione).
IL CANTO DELL’ARATORE (1831)
Eh, avanti, muoviti, sivka
attraverso il campo da arare,
imbiancheremo il vomero
colla terra umida.
L’aurora bellissima
nel cielo si è accesa,
dal vasto bosco
il sollecito sta per uscire.
Si sta bene nel campo;
Eh, avanti, muoviti, sivka!
Siamo noi due soli,
il servo ed il padrone.
Ecco che allegramente aggiusto
l’erpice e la vanga,
preparo il carro,
il grano vi spando.
Allegramente già rimiro
l’aia, i covoni,
macino e vaglio…
Eh, avanti, muoviti, sivka!
Il campo rapidamente
con svita l’areremo,
al chicco prepareremo
una culla santa.
L’abbevererà
la madre-terra umida,
spunterà dal campo l’erbetta,
eh, avanti, muoviti, sivka!
Spunterà nel campo l’eretta,
crescerà anche la spiga,
maturerà, si adornerà
di stoffa d’oro.
Scintillerà qui la nostra ronca,
risuoneranno qui le falci,
dolce sarà il riposo
sui covoni pesanti!
Eh, avanti, muoviti, sivka!
ti darò foraggio a sazietà,
ti abbevererò di acqua,
di acqua della fonte.
Con una silenziosa preghiera
io arerò, seminerò,
fecondami, Dio,
il grano, la mia ricchezza!
da Aleksej Vasil’evič Kol’cov, Poesie, Edizioni Fussi, 1953
Categoria: (ri)letture, poesia, poetarumsilva, Un libro al giornoTag: canto, Edizioni Fussi, Kol'cov, Poesia russa, poetarum silva
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