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Cartoline Persiane#1 – di Andrea Accardi

GOVERNO:  VOTO ANCHE TEST PER GOVERNO, QUOTA 330 PER RISPOSTA A COLLE

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Caro Rhédi, ti scrivo di nuovo dall’Occidente e dall’Europa. É incredibile il modo in cui percepiamo il Tempo: mi sembrano passati secoli dall’ultima volta. Mi trovo a Roma, ho passeggiato tra i fori imperiali, lungo il fiume, davanti al Colosseo ho visto dei pretoriani, ero convinto che non ce ne fossero più.
Sai che qui oggi è nato il nuovo governo? Pare che a gestire la faccenda sia stato il Presidente della Repubblica rieletto, un uomo di ottantotto anni… Allora è vero che la medicina occidentale è progredita enormemente! Se un uomo di questa età può assumere di nuovo un incarico così lungo e importante, e nessuno se ne stupisce, vuol dire che ormai la vecchiaia è stata sconfitta o quasi…
Il governo di cui ti parlo sarà costituito dalle due fazioni che sulla carta sarebbero l’una contro l’altra, da vent’anni… Insomma, in Italia la politica ha degli ideali così alti che riesce a trascendere le differenze particolari. Non posso che ammirare l’equilibrio e l’armonia che la democrazia produce: in questo abbiamo ancora molto da imparare. Non stupirti, Rhédi: spesso il despota è il primo a interrogarsi circa il proprio potere assoluto.
Durante il giuramento, io ero poco distante, ho sentito come uno sparo. Probabilmente era il colpo a salve che annunciava i fuochi d’artificio.

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2 risposte a “Cartoline Persiane#1 – di Andrea Accardi”

  1. Dalle “Lettres persanes” a queste cartoline il passaggio è oltremodo interessante. Aspetto con curiosità le altre, l’avvio con questa prima è senz’altro dei migliori.

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