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Solo 1500 n. 77 – Ancora vivi

berlino 2011 - foto gm

Solo 1500 n. 77: Ancora vivi

Bene, a quanto pare siamo ancora vivi. Insomma, ci contavamo su questa fine del mondo. Un bel botto e via: fuori dai coglioni. Senza tempo per salutare, senza fare i bagagli. Così, come una fine del mondo seria dovrebbe essere. Invece, no. Cari Maya, cari titolari di Margarina dei miei stivali, avete toppato. Ora ci tocca vivere, ma vi pare? Chi glielo dice agli altri? C’era gente che ci aveva creduto a questa distruzione di massa. Aveva sperato di sopravvivere, costruendo bunker e accumulandovi scatolette e coperte. Niente di tutto questo, bravi quelli che se ne sono fregati delle vostre previsioni prenotando le vacanze, organizzando cenoni e comprando i regali. In pratica, grazie ai vostri errori (vostri mica nostri), ci è toccato un altro Natale, che tutto sommato è meglio di un bombardamento, figuriamoci di una fine del mondo, seppure organizzata da Maya Eventi. Che teste di cazzo che siete. Io l’avevo capito, in Yucatan, anni fa che avevate idee balzane. Tipo quello sport dove la palla andava colpita a colpi d’anca, e non ricordo bene se chi avesse perso o chi avesse vinto sarebbe stato fatto secco, offerto in sacrificio. Quanto a me, vi ringrazio di non essere morto. Il primo ringraziamento ve l’ho inviato la sera della Vigilia di Natale dopo aver mangiato, di nuovo, gli spaghetti alle vongole fatti da mia madre. Spaghetti che temevo di non incrociare più.

Gianni Montieri

8 risposte a “Solo 1500 n. 77 – Ancora vivi”

  1. Proprio sicuro, caro Gianni, che l’ipocrisia scorpaccesca di queste consumistiche feste sia tanto migliore di un bel silenzio assoluto, a pancia vuota e stecchiti da qualche parte nel mondo? Mi viene il dubbio. e poi mi preoccupa il tuo riferimento al piatto-spaghetti-vongole-mia-madre. Scusa, mi aspettavo una chiusa un po’ più di “spirito”, però a pensarci bene forse hai ragione: non siamo quel che mangiamo? Tutto qui il segreto della vita. Meno male. Alla faccia dei Maya cannibali. Buone feste.

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    • Caro Renato, se questo fosse un post serio avresti sicuramente ragione tu, ma io qui sto giocando, altrimenti non avrei chiamato i Maya “titolari di margarina”. Ho scherzato su un tema ridicolo, mi diverte – sempre – quanto tempo perda la gente intorno a certe (passami il termine) minchiate. A questo punto non dovrebbe preoccuparti più il piatto di spaghetti alle vongole l’ho usato come termine di paragone più vicino alla data della catastrofe. Delle feste consumistiche non me ne frega proprio niente.
      grazie e buon anno (pare che ci sarà)

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  2. ohi c’è poco da chiarire, non c’è nulla di più serio di uno spaghetto alle vongole, quando cucinato per bene. Ha la serietà dell’oceano e il sapore del buono della casa di ognuno. No, no, i maya potevano anche avere ragione, e il mondo poteva davvero finire: quel piatto avrebbe continuato comunque il suo finito infitnito. Non scherziamo.

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  3. Se si dovesse prendere in considerazione tutte
    le bischerate che si leggono sui giornali e
    soprattutto su internet, si starebbe sempre
    con il cuore in gola, non vi pare ?
    Bene ha fatto Montieri a (fottersi) credo
    come si dice a Napoli, un bel piatto di
    spaghetti alle vongole e non pensare ad altro. ud

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