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proSabato: Giovanni Comisso, Orfeo in cucina
Continua a leggere: proSabato: Giovanni Comisso, Orfeo in cucinaSONO ANDATO alla fiera annuale, poco fuori dalla città, curioso di osservare le contrattazioni di bestiame e anche di rivedere da vicino questi animali dopo tanto che non ho più familiarità con loro. Mi ritrovavo come quando si andava di primo mattino ai mercati, intontito dal sonno e dal sole che batteva dovunque sugli occhi.…
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proSabato: Matilde Serao, Il pittoresco da ‘Il ventre di Napoli’
Continua a leggere: proSabato: Matilde Serao, Il pittoresco da ‘Il ventre di Napoli’Alla mattina, se avete il sonno leggiero, fra i tanti rumori napoletani, udirete uno scampanio in cadenza che ora tace, ora incomincia dopo breve intervallo: e insieme un aprire e chiuder porte, uno schiuder di finestre e di balconi, un parlare, un discutere a voce alta dalla strada e dalle finestre. Sono le vacche che…
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proSabato: Pier Vittorio Tondelli, Ragazze in primo piano
Continua a leggere: proSabato: Pier Vittorio Tondelli, Ragazze in primo pianoPassione politica Luoghi e tempi dell’utopia. Piccole trasgressioni. Grandi disobbedienze. È qui, fra aule universitarie, occupazioni, assemblee volantinaggi che l’impegno dei giovani si è massivamente prodotto nel corso degli anni Ottanta. E la scrittura ne offre reperti interessanti e, alle volte, anche divertenti. È il caso di due racconti di Silvia Ballestra che compariranno nel…
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PoEstate Silva: Renzo Favaron, Apollonia (un ricordo)
Continua a leggere: PoEstate Silva: Renzo Favaron, Apollonia (un ricordo)Economicamente parlando, Apollonia non aveva mai avuto bisogno di ricamare tovaglie e tovaglioli, ma così ingannava il tempo sin da quando la conoscevo. Erano passati più di vent’anni e né la radio né la televisione erano riuscite a scalfirla, a destare in lei la più piccola curiosità o attenzione. A dirla intera, credo che in…
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proSabato: Giovanni Comisso, Garzoni sorridenti
Continua a leggere: proSabato: Giovanni Comisso, Garzoni sorridentiNel negozio di alimentari la luce scendeva dall’alto, come nella grande vasca di un acquario. Mi servivano quattro fratelli, tre stavano al banco e il quarto alla cassa, tutti giovani e premurosi. Quella luce avrebbe dovuto fare risultare nitidi e lucenti i vasi di marmellata, i pacchi delle diverse qualità di pasta, i formaggi, i…
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Cinque racconti da “Sonno giapponese” (Italic Pequod 2019) di Gabriele Galloni
Continua a leggere: Cinque racconti da “Sonno giapponese” (Italic Pequod 2019) di Gabriele Galloni4 Non c’è molto da raccontare. Si dice che morì contemplando un piccolo Guttuso; poco più di uno schizzo appuntato a mano libera dall’amico lontano. Aveva esaurito ogni possibile combinazione di parole all’interno di quel sistema crudele che è l’endecasillabo. Le parole da noi amate hanno un limite: sono poche. Il resto è brusio,…
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proSabato, Gianni Rodari, La febbre mangina
Continua a leggere: proSabato, Gianni Rodari, La febbre manginaQuando la bambina è malata anche le sue bambole debbono ammalarsi per farle compagnia, il nonno le visita, prescrive le medicine del caso e fa loro moltissime iniezioni con una penna a sfera. – Questo bambino è malato, dottore. – Vediamo un po’. Eh sì, eh già. Mi pare che abbia una buona brontolite. –…
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proSabato: Milena Milani, Il romanzo di ognuno di noi
Continua a leggere: proSabato: Milena Milani, Il romanzo di ognuno di noiLa neve era un pretesto di racconto. Bastava fissare il suo candore, le ombre e le luci che giocavano lì sopra, o in mezzo gli alberi, nel bosco, dove i raggi del sole creavano strali lucenti, scintille che si rifrangevano. In piccoli spazi bianchi si affacciavano animali insoliti, anche quelli che d’inverno dovrebbero essere in…
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proSabato: Grazia Deledda, Il mago
Continua a leggere: proSabato: Grazia Deledda, Il magoVivevano in fondo al villaggio, uno dei più forti e pittoreschi villaggi delle montagne del Logudoro, anzi la loro casetta nera e piccina era proprio l’ultima, e guardava giù per le chine, coperte di ginestre e di lentischi a grandi macchie. Filando ritta sulla porta, Saveria vedeva il mare in lontananza, nell’estremo orizzonte, confuso col…
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proSabato: Gianni Rodari, Brif, bruf, braf
Continua a leggere: proSabato: Gianni Rodari, Brif, bruf, brafDue bambini, nella pace del cortile, giocavano a inventare una lingua speciale per poter parlare tra loro senza far capire nulla agli altri. …– Brif, braf, – disse il primo. …– Braf, brof, – rispose il secondo. E scoppiarono a ridere. Su un balcone del primo piano c’era un vecchio buon signore a leggere il…