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I me medesimi n. 15: Saverio
Continua a leggere: I me medesimi n. 15: SaverioSaverio esce di casa. Si veste, stringe bene il nodo della cravatta, si fa un caffè e scende le scale. Puntuale Saverio, attraversa l’atrio del condominio sempre alla stessa ora. Stringe la valigetta e allaccia un bottone della giacca. Fa un cenno con la mano al custode, seduto dietro al vetro a leggere un giornale.…
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Odette
Continua a leggere: Odette[Questo breve racconto, modulato nel ritmo e nella dinamica sull’assolo di violino del Pas de deux del Lago dei cigni, fa parte di uno studio più ampio condotto sulle musiche di P. Tchaikovsky e sulle loro rielaborazioni. Uno scritto critico a riguardo è già apparso su Poetarum Silva, qui.] Siete anche voi di quelli che credono alla grazia dei cigni?…
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I me medesimi n. 14: Mario
Continua a leggere: I me medesimi n. 14: MarioMario, da un punto di vista puramente estetico, non è niente di che. Ha cinquant’anni, è vestito da impiegato, senza brio. Giacca blu scuro, pantaloni grigi con la piega e le pinces. Scarpe nere stringate, morbide, senza foggia. Niente a che vedere con tutti i bei manifesti del centro. Niente a che vedere con i…
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Gli undici addii #1: “L’ora di buco”, di Gianluca Wayne Palazzo
Continua a leggere: Gli undici addii #1: “L’ora di buco”, di Gianluca Wayne PalazzoSe ne stava là, immobile e stilizzata come una felce in un quadro di Rousseau, la testolina china dai capelli corti, rossi e sgargianti, e un fermaglio azzurro a forma di fiocco a blindare un ciuffo laterale più lungo. Giulio non avrebbe saputo definirlo, ma certamente era il frutto di un taglio che aveva…
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I me medesimi n. 13: Tancredi
Continua a leggere: I me medesimi n. 13: TancrediTancredi, già il nome. Dopo un’ora si era rivenduto la prefazione del suo primo libro, se ci parlavi tutto il giorno potevi fare a meno di leggere l’opera omnia. Però in mezzo, ogni tanto, ci infilava delle cose piccole come: per essere felici bisogna mangiare poco. Preziose come le perle che sembrano vere. Come fai…
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I me medesimi n. 12: Paola
Continua a leggere: I me medesimi n. 12: PaolaChe bei pantaloni, ha detto la segretaria a Paola. Grazie, sai, non li metto mai. Ma guarda che ti stanno proprio bene. Grazie, ha detto di nuovo Paola, poi è andata a sedersi alla scrivania. Alla mattina non c’è molto da fare e le colleghe arrivano un po’ alla spicciolata. Con le colleghe però…
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I me medesimi n. 11: Nero
Continua a leggere: I me medesimi n. 11: NeroE dopo un po’ di anni è arrivato lui. Così come avevano preso me, hanno preso anche quest’altro. Anche se non si può dire che quello sia un altro come me. Io, infatti, sono nero. Ho sempre saputo di esserlo, anche prima di venire a vivere con loro che sono così rosini. Mi piace essere…
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Oltrepassando il proprio orizzonte, Francesco Idotta
Continua a leggere: Oltrepassando il proprio orizzonte, Francesco IdottaLa luce dell’estate, un tramonto alla foce del Reno, argine alla foga di possesso, tra le nuvole del cielo vin d’orange. La parte nascosta emerge stridula e si compiace di prendere aria, finalmente. Lentamente avanza la poesia sedimentata, quella di Prévert che chiama Barbara1: Rappelle-toi Barbara/ Il pleuvait sans cesse sur Brest ce jour-la/ Et…
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Laura Liberale, incidenti
Continua a leggere: Laura Liberale, incidentiIncidenti (un racconto a due voci) Sono come una marionetta rotta, con gli occhi caduti al di dentro (E. Cioran) Gli occhi dietro le palpebre si sono rovesciati e ora guardano dentro (R. M. Rilke) * Non l’avevo certo scritto sulla scheda attitudinale del corso. Anziché al tirocinio mi avrebbero gentilmente spedita da un…
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I me medesimi N. 10: Gino
Continua a leggere: I me medesimi N. 10: GinoGino fuma aspettando il treno, fuma anche appena sceso. Quando incontra qualcuno che conosce e ci si mette parlare Gino attacca con quei suoi discorsi che dicono: sì beh sai eventualmente bisognerebbe valutare la necessità perché poi, voglio dire, a prescindere… diciamoci la verità. Ma poi la verità non arriva mai perché i discorsi di…