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Stradario (per Robert Creeley)
Continua a leggere: Stradario (per Robert Creeley)Sei tu lo stradario perfetto, lasciato aperto su una pagina a caso, una mappa lombrica parole, segmenta l’altrove col come. Se mi pensassi straniero, in una nuvola vuota, in un percorso bislacco e remoto, sarebbe protezione di specie, affabile sensazione di mantello bianco di lupo di branco. Se mi fingessi pallido, lercio, dickensiano orfanello danzante…
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La finestra per scrivere
Continua a leggere: La finestra per scrivereDomani sarà il giorno giusto per scrivere, tu resta dove sei, non ti muovere, non dire. Sarà il giorno perfetto, sarà indulto di sonno, sarà miagolio e clangore di cancelli, sarà. Apro porte, nel dubbio aspetto un minuto (casomai vele aprissero solitarie i velluti del morbido dire), tutto sommato è ok. La scorrevole solitudine…
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Auden, suggestioni domestiche.
Continua a leggere: Auden, suggestioni domestiche.Ho letto tre poesie di Auden a mia moglie Su Funeral Blues ha pianto perché la poesia Era forza di sentimenti e immagini, pulizia Di fragole sotto il palato. Asciugate le lacrime Ha rinnovato il calore in un abbraccio diamante: E’ dinamite la potenza sovrana della parola, Può seminare piccole puntute illusioni e recuperare Amabili…
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IL POTERE DEI GIOCATTOLI | performance fra parole suoni e visioni
Continua a leggere: IL POTERE DEI GIOCATTOLI | performance fra parole suoni e visioniIl Potere dei giocattoli è uno show al limite con la performance estemporanea, che coinvolge artisti di tradizioni diversissime. La declamazione e la recitazione dei versi in forma di narrazione sono accompagnate dalla chitarra solista di Ludovico Pipitò e dalle sculture animate di Ezio Scandurra. Non è spettacolo teatrale e non è improvvisazione, eppure è…
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Gianni Montieri – 5 inediti – (un anno in sintesi)
Continua a leggere: Gianni Montieri – 5 inediti – (un anno in sintesi)AGO E FILO Rammento e poco più giù rammendo piccoli tagli, scuciture, fori d’entrata dalla finestra vedo un albero in fiore salire su un muro color mattone e questo (come non saprei spiegarlo) mi pare un segnale, un’intenzione metto in ordine la stanza, spolvero ieri sera non hai telefonato, non importa sei così presente, talmente…
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Paolo Fichera, “nel respiro” (L’arcolaio, 2009). Lettura privata, parte prima
Continua a leggere: Paolo Fichera, “nel respiro” (L’arcolaio, 2009). Lettura privata, parte primatu sei il germoglio, il figlio caduto nel grembo in trapasso di battito, mano e vena. Padre, un altro padre e un battito che la mano incarna nel legno che non arde la distanza si piega alla foce del respiro la fonte si adagia al pensiero, cibo che affossa la carne in aliti fissi, in…