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Non sentite l’odore del fumo / Auschwitz sta figliando (Danilo Dolci) (post di Natàlia Castaldi)

NON SENTITE L’ODORE DEL FUMO
AUSCHWITZ STA FIGLIANDO

Le più grandi risorse
erano la speranza e la dignità.
Chi si rassegna, muore prima.
Non so se i giovani hanno appreso.
Se ci si lascia chiudere, terrorizzare
se ci si lascia cristallizzare
si diventa una cosa
gli altri ci diventano cose.
Molti ancora non sanno:
Auschwitz è tra noi. è in noi.
Non so se i giovani sanno
in ogni parte del mondo:
non c’è rivoluzione se si trattano gli uomini come sassi,
ai giovani occorre
l’esperienza creativa di un mondo
nuovo davvero.
Ad Auschwitz ci torno volentieri.
mi da la misura dei fatti.

Danilo Dolci

4 risposte a “Non sentite l’odore del fumo / Auschwitz sta figliando (Danilo Dolci) (post di Natàlia Castaldi)”

  1. Proprio qualche giorno fa mi sono capitate per caso tra le mani, in biblioteca, due raccolte di Danilo Dolci, che non vedo l’ora di leggere, visto che stimo la sua figura e credo se ne parli poco perché, come Don Milani e Aldo Capitini, era un credente scomodo. Quindi grazie davvero della proposta, Natalia: devo fare qualche ricerca bibliografica su eventuali studi sulla sua produzione letteraria, perché mi piacerebbe laurearmi su di lui…

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