-
Solo 1500 n. 29 – Treno per Dante
Continua a leggere: Solo 1500 n. 29 – Treno per DanteSolo 1500 n. 29: Treno per Dante La metropolitana di Napoli è diversa da quella delle altre città. “Chiaro”, obietterete, in ogni città la metropolitana è diversa. No! A Napoli è più diversa, perché diverse sono le persone. Un po’ di questa diversità credo, sia da attribuire, al relativo poco tempo, ai pochi anni da…
-
Solo 1500 n. 28 – Due ore al Natale 2012
Continua a leggere: Solo 1500 n. 28 – Due ore al Natale 2012Solo 1500 n. 28 – Due ore al Natale 2012 Mancavano due ore al Natale. Suo padre e due zii giocavano a scopa. Dai commenti e risatine, sembrava, in maniera molto improvvisata. Sua madre e altre due zie lavavano i piatti, rapidamente, per poi correre alla messa di mezzanotte. Sua sorella, suo cognato e, purtroppo,…
-
Un Natale di Antonia Monanni (racconto inedito di Luigi Bernardi)
Continua a leggere: Un Natale di Antonia Monanni (racconto inedito di Luigi Bernardi)«Dottoressa Monanni, può venire nel mio ufficio?». «Arrivo subito, capo». Antonia Monanni aveva abbassato svelta la cornetta, prima che il Procuratore capo potesse ribadirle poco civilmente che non voleva essere chiamato capo. Era uscita dalla sua stanza, aveva percorso il tortuoso corridoio della procura, evitando le scorciatoie che l’avrebbero di sicuro condotta a perdersi nei…
-
Heinrich Böll, Tutti i giorni Natale
Continua a leggere: Heinrich Böll, Tutti i giorni NataleHeinrich Böll scrisse Nicht nur zur Weihnachtszeit (racconto tradotto in italiano con il titolo Tutti i giorni Natale) sessant’anni fa. Trent’anni fa l’ho letto per la prima volta e torno spesso a scorrerne le pagine, sempre spiazzata dalla attualità della sua satira, nella duplice dimensione pubblica e privata. Allora largo a zia Milla e alla sua…
-
Solo 1500 n. 27 – fermata d’autobus con fiction
Continua a leggere: Solo 1500 n. 27 – fermata d’autobus con fictionSolo 1500 n. 27 – fermata d’autobus con fiction La vecchia guarda giù dalla finestra. Guarda verso la ragazza che aspetta alla fermata, la ragazza platino che sceglie canzoni sull’Ipod. l’uomo coi baffi entra al bar. Il bar che sta proprio qui davanti, entrando butta un occhio al primo piano. Il cane sul balcone dal…
-
Solo 1500 n. 26 – Tu come lo guardi un vecchio?
Continua a leggere: Solo 1500 n. 26 – Tu come lo guardi un vecchio?Solo 1500 n. 26 – Tu come lo guardi un vecchio Come ci stai davanti a un vecchio? Preferisci stargli di fianco per non sentire lo sguardo? Cosa gli diresti tu a un vecchio adesso? Non un tuo parente, ma uno quasi estraneo. Uno che ti si siede di fronte al bar e comincia a…
-
Come leggono gli under 25 #4: Michael Cunningham, Le ore
Continua a leggere: Come leggono gli under 25 #4: Michael Cunningham, Le oreLe ore di Michael Cunningham di Alessandra Trevisan C’è l’intrecciarsi di tre vite e di tre epoche, di tre donne diverse ma vicine, legate dalla ‘morte’, attesa e in atto, osservata da ogni angolazione. Ci sono Clarissa Vaughane Laura Brown ma soprattutto ci sono i frammenti di Virginia Woolf sparsi ovunque e le sue cifre letterarie…
-
Su un altro pianeta -di Marco Aragno
Continua a leggere: Su un altro pianeta -di Marco AragnoSu un altro pianeta La scena è familiare. Ti senti addosso una sensazione strana, come una sostanza radioattiva che ti pizzica la pelle. Ti aggiri in uno scenario post-apocalittico intorno ad un edificio recintato, l’erba spelacchiata che si piega scricchiolando sotto i piedi, qualche pecora gialla stile Cernobyl che si accascia sul terreno. Davanti, mentre…
-
Christa Wolf: marzo 1929 – dicembre 2011
Continua a leggere: Christa Wolf: marzo 1929 – dicembre 2011Oggi è, purtroppo, scomparsa all’età di ottantadue anni, la grandissima scrittrice Christa Wolf, in sua memoria e ricordo, postiamo dei piccoli frammenti da “Guasto (notizie di un giorno) e/o edizioni” uno dei suoi libri più belli la redazione **** “Un giorno, di cui non posso scrivere al presente. I ciliegi saranno fioriti. Io avrò evitato…
-
Saverio e tu cosa diresti?
Continua a leggere: Saverio e tu cosa diresti?Saverio e tu cosa diresti? Se ti ripenso, negli ultimi anni, steso a letto, sempre su un fianco, sempre lo stesso, la televisione accesa e d’inverno, la zazzera bianca (solo quella) che usciva da sotto le coperte. Ancora mi arrabbio, ma ormai poco, se penso al modo in cui rinunciasti a vivere. In fondo cos’era…