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Vita di poeta, in presa diretta
Continua a leggere: Vita di poeta, in presa direttaChe possibilità ha di riuscire un documentario su un poeta? Anzi, su un processo creativo, quello poetico, così difficile da raccontare? Come dar conto, in definitiva, di quel «pozzo di lavoro con attorno / un girotondo di prigionieri (dicono) sulla parola»?[1] Gira tra queste domande, nell’esporle, una tensione; sembra quasi di doversi muovere, qui…
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La conversione perpetua: Raboni e Proust
Continua a leggere: La conversione perpetua: Raboni e ProustGiovanni Raboni, La conversione perpetua e altri scritti su Marcel Proust, Monte Università Parma Editore, 2015, € 15,00 Una lettura in tre punti 1 – L’amore È un libro d’amore, questa Conversione, o meglio, un atto e una dichiarazione d’amore. Poteva intitolarsi anche, perché no?, “La conversazione perpetua”: Raboni ammirato che osa (chissà se…
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Cristiano Poletti, tre poesie inedite (con una nota di Gianni Montieri)
Continua a leggere: Cristiano Poletti, tre poesie inedite (con una nota di Gianni Montieri). Suggestione e immagine …forse perché moltiplica e il giorno copia e nomina, così nel fuoco di un’origine la notte apre, riapre l’ora di un sogno e nell’ora una via, una secondaria, esistita mai e sempre, senza nome, di Padova. Vedi come scende nel giorno, scende su un infilarsi di statue e persone il secondario…
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I colli: Luzi e Zanzotto
Continua a leggere: I colli: Luzi e ZanzottoHanno dimostrato lunga fedeltà alla vita, Luzi e Zanzotto, mirando all’essenza, a «quel giro stretto di vita e volontà»[1] che è amore che tutto lega. Un’unica grande lezione, questa, calcatasi in loro una volta per sempre, e imparata nuovamente dopo ogni dimenticanza, sempre attraverso il fuoco acceso della poesia. Sono dieci anni che Luzi è…
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Sul silenzio
Continua a leggere: Sul silenzioLa parola è un signore dominante, secondo Gorgia.[1] Ma padrone ne è il silenzio, che è prima di ogni cosa, ed è il risvolto della parola. Infatti, «La parola rompe il silenzio. Ma lo fa anche apparire».[2] Si tratta di una rottura inevitabile, e inquietante. «Quando parli, è come se tutto il resto scomparisse: resta…
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Trevigliopoesia: 18-23-24 Maggio
Continua a leggere: Trevigliopoesia: 18-23-24 MaggioCompie nove anni Trevigliopoesia (www.trevigliopoesia.com – sito rinnovato), festival di poesia e videopoesia ideato dall’associazione culturale Nuvole in Viaggio e organizzato con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Treviglio (BG). La manifestazione, che dallo scorso autunno ha esteso le sue attività lungo tutto il corso dell’anno, con presentazioni di libri (finora: Buffoni, Santagostini, Gezzi), non ha voluto…
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Uno, tra i numeri: “Il numero dei vivi” di Massimo Gezzi
Continua a leggere: Uno, tra i numeri: “Il numero dei vivi” di Massimo GezziComincia con un «E poi?», cui segue una serie di interrogativi sul “dopo”, questo libro che doveva intitolarsi Gli imperfetti, titolo che poi gli è stato sconsigliato. Da L’attimo dopo a qui, la strada che Gezzi ha percorso è molta, biografica e letteraria insieme. Non dopo la vita: sono chiacchiere da poco, quelle. Dopo-adesso,…
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Consigli di scrittura
Continua a leggere: Consigli di scritturaIn merito allo scrivere, allo scrivere poesia in particolare, Auden ebbe modo di esporre alcune verità indiscutibili, valide allora come ora.[1] Tra queste ne spicca una, semplice solo in apparenza, e riassumibile nel fatto che ciascun individuo, ai suoi occhi, appartenga a una classe composta di un solo membro. L’unicità, esemplificata così bene, sembrerebbe appunto…
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I giorni di Giovanna Rosadini
Continua a leggere: I giorni di Giovanna RosadiniInizio, ritorno, ombra, sono le parole portanti dell’ultimo libro di Giovanna Rosadini, Il numero completo dei giorni, edito da Aragno nel 2014. L’insieme delle poesie è un impasto veramente denso, e il meglio di questo impasto è nel momento in cui sa farsi canto, così marcato per molti tratti, perfettamente udibile. Una poesia, quella…
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L’osceno
Continua a leggere: L’oscenoPer i Greci, osceno era ciò che non si doveva mettere in scena, perché truculento, eccessivo agli occhi e quindi per la mente: stupri, ammazzamenti, violenze. In teatro poteva occuparsene tutt’al più il Coro, che sapeva riferire al pubblico con parole adeguate, volte a simbolizzare la ferocia di quanto avvenuto, appunto, fuori scena. La proiezione dell’antico…