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I poeti della domenica #272: Luigi Trucillo, Padre Lamarck
Continua a leggere: I poeti della domenica #272: Luigi Trucillo, Padre Lamarck.. Padre Lamarck La tua stagione è finita come per tutti gli eredi di Tiresia: davanti all’algebra del gene il collo delle giraffe che nelle generazioni si allunga per riuscire a raggiungere le foglie più alte non è più il patrimonio che hanno acquisito i padri, e neppure un premio alla tenacia. L’eredità è un…
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Cinque testi da “Soglie” di Massimo Del Prete
Continua a leggere: Cinque testi da “Soglie” di Massimo Del PreteONDA/CORPUSCOLO a S. Quando eravamo pischelli leggevamo insieme Hawking in biblioteca. Ci piaceva la sua storia: paradossi e buchi neri in un romanzo. Dopo tutti questi anni vieni a dirmi che sai risolvere l’equazione di Schrödinger, che la metrica di Riemann la capisci proprio bene, perdio! Io invece – sono sempre quello che ti…
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Maria Grazia Insinga, Etcetera (doppia nota di lettura)
Continua a leggere: Maria Grazia Insinga, Etcetera (doppia nota di lettura)Maria Grazia Insinga, Etcetera, Fiorina edizioni Doppia nota di lettura Etcetera di Maria Grazia Insinga dischiude cieli e lande e flutti situati – e scovati – in luoghi discosti. Da altri relegate, forse per pavido sentire, da altri messe al bando, “tutte le altre cose” si manifestano qui come metamorfosi moltiplicate, oltre le…
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Guido Mazzoni, La pura superficie (recensione di Claudia Crocco)
Continua a leggere: Guido Mazzoni, La pura superficie (recensione di Claudia Crocco)La prima cosa che colpisce di La pura superficie (Donzelli, 2017) è che sembra non rientrare nelle categorie più diffuse per parlare della poesia contemporanea italiana: non è un libro di poesia lirica come buona parte degli altri pubblicati nella stessa collana di Donzelli, né fa parte della schiera di libri che si autoproclamano «di…
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Inediti di Matteo Vavassori (con nota di lettura)
Continua a leggere: Inediti di Matteo Vavassori (con nota di lettura).. … multiplicasti gentem, non multiplicasti laetitiam. Le moins de vers qu’on peut faire, c’est toujours le mieux. (Voltaire) perdere quando sgrano il tempo come un baccello o come un rosario sempre vado in perdita, son perdente tutto rimane il niente, guadagno il niente ne ho piene le tasche e le borse e scatole…
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Toti Scialoja, il poeta che va oltre il toporagno (di Gaetano De Virgilio)
Continua a leggere: Toti Scialoja, il poeta che va oltre il toporagno (di Gaetano De Virgilio)… Ho ascoltato il nome di Toti Scialoja grazie a un bravo libraio in una libreria dell’usato, tanti anni fa. Toti, il nome di un gatto che non è del tutto un topo. Scialoja, il cognome del commissario in Romanzo Criminale di De Cataldo. Il libraio aveva fatto il nome di questo poeta rispondendo a…
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Racconti killer: “Morte del piccolo principe e altre vendette” di Claudia Palazzo
Continua a leggere: Racconti killer: “Morte del piccolo principe e altre vendette” di Claudia Palazzo… La speranza può essere anche vendicativa e violenta, e gran parte dei nostri desideri non hanno nulla di edificante e di nobile. Tutta l’aggressività che dobbiamo sublimare per essere individui civili e morali ritorna a essere ogni tanto qualcosa di più di un presentimento. Per questo passa un’aria rinfrescante e liberatoria attraverso i sei…
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Dante e l’Olocausto: sul perché Adorno aveva torto
Continua a leggere: Dante e l’Olocausto: sul perché Adorno aveva tortoIn questi giorni di memoria non solo occasionale ma davvero commossa e trepida (anche per eventi recenti che paiono sgorgati proprio da quel passato), mi è capitato di ripensare per contrasto alla celebre sentenza di Adorno, per il quale scrivere poesia dopo Auschwitz era “un atto di barbarie”, e al limite “impossibile” (Critica della cultura…
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Samuele M.R. Giannetta: da “Il sonno limpido del mare”
Continua a leggere: Samuele M.R. Giannetta: da “Il sonno limpido del mare”Dalla mia vita il tempo Dalla mia vita il tempo scompare senza a fondo ascoltare – se non parole – il sonno limpido del mare. Prisma C’è un prisma di specchio gramo come pesce appeso ad un amo. Non è la foresta che qui cerchi ma la sorgente ignota: quella rimasta in attesa,…
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Capire di cosa viviamo: Suite Etnapolis
Continua a leggere: Capire di cosa viviamo: Suite Etnapolis.. Il poema Suite Etnapolis di Antonio Lanza si autopresenta nelle sue ultimissime battute come “un esteso epos di racconti”, dove le storie dei personaggi si combinano fra loro nell’arco dei sette giorni della settimana, intervallate dalla voce di un io lirico sopraelevato, lo stesso che prende la parola per chiudere l’opera. Se Vincenzo Frungillo…