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Luca Tosi, Poesie inedite
Continua a leggere: Luca Tosi, Poesie inediteLa finestra aperta Oggi la primavera s’era tutta stravaccata che anche il tronco dell’albero fletteva. Sono tornato a casa più leggero come quando capita di parlare con qualcuno che sta peggio di te. Al telegiornale dicevano di un attentato in Siria e l’abbiamo risentito, io e la mamma, anche mentre passeggiavamo annunciato da una finestra…
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Cultura come Universo: ‘Il tempo del consistere’ di G. Fabbri (di L. Cenacchi)
Continua a leggere: Cultura come Universo: ‘Il tempo del consistere’ di G. Fabbri (di L. Cenacchi)Gianfranco Fabbri, fondatore dell’Arcolaio di Forlì, esce, dopo un lungo silenzio, con il libro di prose Il tempo del consistere. Si intuiscono subito, anche a una lettura sommaria, le molteplici sfaccettature di cui questo libro è carico e, di conseguenza, la difficoltà di impostare un discorso critico che possa abbracciarle tutte. In questo articolo prenderò…
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Recensioni ibride #1: #StelleOssee #OrazioLabbate
Continua a leggere: Recensioni ibride #1: #StelleOssee #OrazioLabbateRecensione ibrida a Stelle ossee di Orazio Labbate (Edizioni LiberAria) di Ilaria Grasso Sarà forse la presenza dell’Etna (in siciliano ‘a Muntagna) ma trovo negli scrittori siciliani una follia, spesso incomprensibile al resto del mondo, che mi ha sempre incuriosito. Per questo motivo, e affascinata dal titolo, mi ritrovo in una libreria di Roma per la…
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I poeti della domenica #162: Vittoria Colonna, “Qual tigre, dietro a chi le invola e toglie…”
Continua a leggere: I poeti della domenica #162: Vittoria Colonna, “Qual tigre, dietro a chi le invola e toglie…”Qual tigre, dietro a chi le invola e toglie… Qual tigre, dietro a chi le invola e toglie il caro pegno, o mia dogliosa sorte!, cors’io seguendo l’empia e sorda morte altera e ricca delle belle spoglie. Ma per colmarmi il cor d’eterne doglie, chiuse a me sovra ‘l limitar le porte: ché in far…
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I poeti della domenica #161: Gaspara Stampa, “Voi ch’ascoltate in queste meste rime…”
Continua a leggere: I poeti della domenica #161: Gaspara Stampa, “Voi ch’ascoltate in queste meste rime…”Voi, ch’ascoltate in queste meste rime… Voi, ch’ascoltate in queste meste rime, in questi mesti, in questi oscuri accenti il suon degli amorosi miei lamenti e de le pene mie tra l’altre prime, ove fia chi valor apprezzi e stime, gloria, non che perdon, de’ miei lamenti spero trovar fra le ben nate genti, poi…
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La vita (ora) sconosciuta di Dentello
Continua a leggere: La vita (ora) sconosciuta di DentelloLa vita (ora) sconosciuta di Dentello (La Nave di Teseo) di Daniele Campanari Crocifisso Dentello rappresenta il presente letterario per almeno due motivi: il primo arriva da una specie di lamento sul web, lamento che è poi diventato “caso” con Finché dura la colpa (Gaffi) e in seguito “conferma” per La vita sconosciuta (La nave…
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Riccardo Canaletti, Poesie inedite
Continua a leggere: Riccardo Canaletti, Poesie inedite* immagina la camera a spalla, come nei film che ami tanto. inquadratura traballante delle mani mentre lavi i piedi. senza musica, il rumore dell’acqua. potrebbe essere la nostra sera una come tante, poco forse per quel che vale. . * oggi fa più freddo ma è da tempo che ci prepariamo al grande gelo,…
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Davide Morelli: Quartine inedite
Continua a leggere: Davide Morelli: Quartine inediteDavide Morelli non ha certo bisogno di presentazioni. Nato a Pontedera nel 1972, dopo la laurea in psicologia ha svolto vari lavori. Le sue poesie, negli anni, sono state pubblicate sia in riviste cartacee (“La mosca” e “Italian Poetry Review”, per citarne un paio) sia in rete (“Nazione indiana” e “La Recherche”), a testimonianza di…
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Alessandro Brusa, In tagli ripidi
Continua a leggere: Alessandro Brusa, In tagli ripidiEsce oggi In tagli ripidi (nel corpo che abitiamo in punta) di Alessandro Brusa, la nuova raccolta di poesie del poeta bolognese. Propongo le prime tre poesie della raccolta (tratte dalla prima sessione, Il vento che insegue veloce) e alcuni passaggi dalla prefazione, che ho avuto il piacere di scrivere. Ma prima di lasciarvi alla lettura mi preme fare…
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proSabato: Tommaseo, poesia/aritmetica
Continua a leggere: proSabato: Tommaseo, poesia/aritmetica[fine novembre 1833] […] Che ρυθμός e άριθμός[1] son la medesima cosa, aggiuntavi solo una particella intensiva: che il ritmo è numero, il numero è ritmo: che il verso è calcolo; il calcolo è canto, e fa cantare: che l’aritmetica è una poesia rinforzata:[2] che la poesia senza calcolo è vaporosa, vacua, od atea…