, , , ,

Il demone dell’analogia #73: Lilith

«Una strana amicizia, i libri hanno una strana amicizia l’uno per l’altro. Se li chiudiamo nella mente di una persona bene educata (un critico è soltanto questo), lì al chiuso, al caldo, serrati, provano un’allegria, una felicità come noi, esseri umani, non abbiamo mai conosciuto. Scoprono di assomigliarsi l’un l’altro. E ognuno di loro lancia frecce, bagliori di gioia verso gli altri libri che sembrano (e sono e non sono) simili. Così la mente che li raccoglie è gremita di lampi, di analogie, di rapporti, di corti circuiti, che finiscono per traboccare. La buona critica letteraria non è altro che questo: la scoperta della gioia dei libri che si assomigliano».
Mario Praz

Collage digitale by Dina Carruozzo Nazzaro

LILÍT

Lilìt nostra seconda parente
Da Dio creata con la creta stessa
Che servì per Adamo.
Lilìt dimora in mezzo alla risacca,
Ma emerge a luna nuova
E vola inquieta per le notti di neve
Irrisoluta fra la terra e il cielo.
Vola in volta ed in cerchio,
Fruscia improvvisa contro le finestre
Dove dormono i bimbi appena nati.
Li cerca, e cerca di farli morire:
Perciò sospenderai sui loro letti
Il medaglione con le tre parole.
Ma tutto è vano in lei, ogni sua voglia.
Si è congiunta con Adamo, dopo il peccato.
Ma di lei non son nati
Che spiriti senza corpo né pace.
Sta scritto nel gran libro
Che è donna bella fino alla cintura;
Il resto è fiamma fatua e luce pallida.

Ad ora incerta, di Primo Levi

 

LA FEDELTÀ DI LILITH

L’altra parte di me, giglio nero, è sovrano profumo
di purezza, nascosto ad occhio umano.
Io non sono se non aria, se non vento leggero e tiranno
fedele sostanza di ciò che è.
La mia lealtà risiede non nel suono che si fa parola,
ma nel momento solo assoluto. Unico senso.
La mia lealtà risiede non nel suono,
ma nella vuota materia.

L’ombra del Paradiso, di Sarita Massai

 

BODY’S BEAUTY
Of Adam’s first wife, Lilith, it is told
(The witch he loved before the gift of Eve,)
That, ere the snake’s, her sweet tongue could deceive.
And her enchanted hair was the first gold.
And still she sits, young while the earth is old.
And, subtly of herself contemplative,
Draws men to watch the bright web she can weave,
Till heart and body and life are in its hold.

The rose and the poppy are her flowers; for where
Is it not found, O Lilith, whom shed scent
And soft-shed kisses and soft sleep shall snare?
Lo! as that youth’s eyes burned at thine, so went
Thy spell through him, and left his straight neck bent
And round his heart one strangling golden hair.

LA BELLEZZA DEL CORPO
Della prima moglie di Adamo, Lilith – la strega
ch’egli amò, avanti il dono di Eva – si dice
che, prima della serpe, la sua dolce lingua ingannava
e i suoi capelli incantati eran oro primordiale.
Siede giovane ancora, e antico è il mondo,
e uomini costringe sottilmente contemplandosi
a spiare la splendida rete che lei spargerà
finché cuore corpo e vita non siano in suo potere.
Papavero e rosa sono i fiori suoi

perché sempre si trova, o Lilith,
chi si lascia ghermir da sparso profumo
e dolci sparsi baci e dolce sonno.
Ecco. Quando gli occhi del giovane uomo
bruciano nei tuoi, l’incanto tuo lo penetra,
piega il suo collo fiero
e attornia il suo cuore
un biondo capello strangolatore.

 The Poetical Works di Dante Gabriel Rossetti
(trad. di Paola Deplano)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un’icona per effettuare l’accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s…

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: