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PoEstate Silva: Beppe Viola, Cochi & Renato

 

da Cochi & Renato – Preistoria di una coppia chiusa in un Pozzetto

Un famoso giornalista sportivo scrisse una volta che Fausto Coppi vinse una tappa del giro d’Italia, scalando lo Stelvio senza mani, anzi pedalando con una mano sola. Rifacendo l’analisi storica conviene subito dire ai lettori che da questo momento il libro che hanno tra le mani è stato scritto senza tonsille. L’anticipo gentilmente fornito dall’editore alla consegna delle prime cinquanta pagine ha consentito a un qualificato gruppo di studiosi di ottenere quanto da tempo l’autore fortemente temeva. Il gruppo di eminenti e interessati studiosi ora così formato:

una moglie: — Cosa aspetti a farti togliere le tonsille.

una cognata: — Perché Bruno sì e lui no. (Bruno sarebbe il cognato dell’A.).

le figlie: — Dai papà. Se lo fai tu dopo lo facciamo anche noi.

uno qualunque: — Non faccia il vigliacco.

parrucchiere Giordano: — Pensi, dottore, che a un mio cliente sono cresciuti i capelli dopo che s’è tolto le tonsille. Sarà stato un caso, ma è successo proprio così.

allenatore di cavalli: — Guarda quel cavallo: ha cominciato a vincere dopo che ci hanno fatto il fischio.

La possibilità di poter vincere (ingenti somme?) ha indotto il latore delle presenti (tonsille) ad avvicinarsi con grande sprezzo del pericolo ad un signore in camice bianco detto otorino ecc. il quale — lei non ci crederà — non aveva mai sbagliato un intervento di tonsillectomia, prima naturalmente di questo cui facciamo riferimento.
— Le giuro — diceva — che proprio non mi è mai capitato. E i testimoni, comprese le fedelissime infermiere pagate a parte, dicevano di sì in coro, proprio come fanno le infermiere delle cliniche.

Non che l’ill.mo chirurgo abbia riconosciuto di aver commesso un piccolo errore, ma ha fatto capire che questa maledetta campagna elettorale ci condiziona un po’ tutti e che in sostanza la colpa era delle Brigate Rosse se c’era stata quel poco di emorragia. La confusione del momento politico un po’ particolare, oltre che il caldo, hanno provocato quell’impercettibile (ma su non facciamola poi così grossa, Signùr) fallo che per poco non costa la vita al paziente e anni di dissolutezze alla giovane vedova, madre di tre bambine che chiedono sempre quando torna il papà visto che ormai le corse sono finite da un pezzo.

Insomma, con il solito salvacondotto degli opposti estremismi, l’ill.mo chirurgo tentava di buttare tutto in politica.

L’ill.mo chirurgo aveva tutto per riuscire nella carriera scientifica e politica, dalla moglie coi soldi al nome importante, pardon’s cognome che a sentirlo viene subito voglia di dire una messa in memoria di Benito Mussolini, nel senso che questo cardinale, pardon’s cognome, è lo stesso di un illustre uomo di chiesa, roba a livello conclave mica balle. Chissà, poi magari non sono nemmeno parenti, ma uno se lo sapesse prima potrebbe prendere provvedimenti toccando materiali umani e no. Dicevamo che l’ill.mo chirurgo era proprio attrezzato alla grande per farsi strada nella vita, comprese le sue brave attrezzature tecniche per bambini, tipo cavallo a dondolo e altalena. Ma anche quelle strane apparecchiature da bocca erano per bambini in quanto tutti sanno che le tonsille si tolgono con particolare predilezione ai minori, tanto che se vi sorprendono a fumare come se foste adulti, al momento di togliervi le tonsille vi trattano come bambini.

(Rino Fabbri Editore, 1976)

 

[Il libro è stato ripubblicato nel 2018 in digitale dalla Biblioteca Comunale di Milano ed è scaricabile gratuitamente in formato EPUB cliccando su questo link]