– EX HALOS –
liriche sul tema dell’Odissea
(2018)
AVERNO
Oh Euriloco… da qui,
quanto più struggente
e lontana, mi pare ora Itaca!
Hai occhi? Luce più dentro
per volgerli al mio desiderio?
Poiché sempre, io resto
ciò che potrò essere. Che di limiti
una condanna mi ha privato.
Ma io ho dentro qualcosa
che non so dire: tutto il mondo
mi pare chiuso nel legno
di un cavallo sacro. In attesa,
che il nostro agire inventi il nume.
E Itaca, resti un segreto declinato
di tregua. Onesto finché lontana,
e forse vela, più che àncora.
NIHIL
Ebbene ascolta: ciò
che non riuscii a dominare,
per me fu sempre un dio.
Dove immutabile tutto torna.
Ma io amo volendo, mutante
nella forma e pur fermo
nella mia lealtà. Nella creativa
realtà in cui divengo.
Dove non pigrizia o passato
minacciano l’assoluto,
che è traccia variegata della stessa
astuzia. Della medesima
sconfitta. E dissolta nella storia
riscritta in cento volti,
dal nulla perdura
il segreto della mia Itaca.
RITORNO
Cuore cavo di golfo, porto
al corpo accolto. Nostos…
Chiamai fato ogni luogo,
femmineo volto
coniugato dal mio diletto.
Segreto eterno. Ora casto,
ora vespro sulle ciglia,
piegate dal languore.
Palme vuote volte al seno
dell’abbandono. Moto plurimo.
E tu non sai: che vengo
da una terra sbilanciata,
fatta di logica e di appetiti.
Quella, che solo è attesa. Che solo
è forma di una guerra senza lance.
Dove vince chi desidera.
© Emilio Pagano

