
GIUGLIANO, 104 METRI SUL LIVELLO DEL MARE
Avessimo avuto una collina
invece una campagna sterminata
accumulo di scorie, di abusi disumani
il nostro compito era stare attenti
alle mele, voltarle di tanto in tanto
affinché non si guastassero, marcissero
molti campanili, uno per ricorrenza
troppi santi, crepe nell’asfalto
lungo il corso principale
vecchie conoscenze: immobili
ho questi luoghi a far da conta
il tempo inesorabile, la cronaca
nessuna traccia, transito
nelle pagine di storia.
***
©Gianni Montieri (in Futuro Semplice – Lietocolle 2010)
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2 risposte a “Giugliano, la mia terra muore”
Bellissimo il discorso ed il pathos della voce che dava un colore di sentimento per il farsi del discorso attraverso al voce.
C.Grimaldi
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Troppo lungo il silenzio di una cittadinanza che ha girato la testa unicamente per “convenienza”… e le mele girate, mi ricordano mia madre che le lavorava…abbiamo svenduto anche l’anima per diventare un grande “dormitorio” e lontani da essere una Città.
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