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Argo n. 16 : ID la materia che amava chiamarsi umana

“Id. La materia che amava chiamarsi umana” è il nuovo romanzo  di inchiesta del collettivo di scrittori, critici, giornalisti, grafici e artisti Argo.

Segnalo l’uscita del numero 16 di Argo, per settembre 2010, acquistabile in tutte le librerie.

Argo è una rivista culturale monografica (con cui da poco collaboro)  anzi è qualcosa in più: un romanzo di esplorazione a puntate.

Il numero in uscita ha per titolo: ID: la materia che amava chiamarsi umana.

Titolo inquietante, stimolante e coinvolgente. Moltissimi i contributi all’interno: racconti, poesie, interviste, articoli…  qui di seguito  il link per leggere l’elenco dei contributi

http://www.argonline.it/index.php?option=com_content&view=article&id=258:argo-n-16-id-la-materia-che-amava-chiamarsi-umana

per il nostro blog, ho scelto, tra i contributi presenti nella rivista, il racconto “la lista” di Giuseppe Merico,

un pezzo di narrativa come si deve. buona lettura

 @ articolo di gianni montieri

LA LISTA” un racconto di Giuseppe Merico

Un bimbo di 6 anni è stato ucciso da un camion che faceva retromarcia all’interno del parcheggio di un supermercato. Una scarpa è rimasta sull’asfalto, l’altra ce l’ha ancora il bimbo al piede. La ruota posteriore del mezzo ha premuto sul cranio del bimbo. La sua testa adesso è integra fuori, ma rotta dentro. Se premi col dito a livello dell’osso parietale, questo affonda. Una signora di 86 anni è morta nel sonno. La signora ha i capelli bianchi che aderiscono alla fronte per via del sudore; se ne deduce che la signora deve aver sudato molto prima di morire. La parte del volto che poggia sul cuscino ha preso una piega tale che il volto pare accartocciato, l’effetto è reso più suggestivo dalle numerose rughe che ricoprono il volto dell’anziana donna. Un uomo di 56 anni dalla corporatura robusta è morto di cirrosi epatica allo stadio terminale. Quando i famigliari gli girano la testa da un lato, abbondante liquido biliare sgorga dalla bocca e sporca il cuscino. Un signore alto e magro, è morto all’età di 57 anni mentre si recava a pagare l’assicurazione dell’automobile della moglie. Un infarto gli ha rotto il cuore. Un signore che pesa 126 chili è morto dopo aver passato 8 anni in coma. La morte è sopraggiunta per soffocamento da espettorato. Il signore è morto alle 2 e 15 del mattino, aveva 68 anni. Un ragazzo di 16 anni è morto alla periferia di Bologna nei pressi di un giardino pubblico. L’hanno trovato col sangue che gli usciva dal naso. Hanno subito capito che era morto per una overdose da cocaina. Una signora di 34 anni ha perso la testa in un incidente stradale, un pezzo di metallo staccatosi dal volante gliel’ha tranciata di netto. I famigliari si sono chiesti se prima di metterla nella bara, la testa sarà ricucita al corpo o soltanto poggiata lì vicino. Un uomo di 36 anni si è appeso per il collo ai tubi dell’acqua calda che corrono orizzontali al soffitto nel suo garage. L’uomo ha utilizzato una robusta corda bianca e rossa pagata 8 euro e 50 al Despar. Una bambina di 10 anni è morta dopo 56 giorni di febbre. Nei 56 giorni la febbre non è mai scesa al di sotto dei 37,8 gradi e non ha mai superato i 41,5 gradi. Un medico ha detto che la grafica della temperatura della bambina assomiglia a una foto della Cordigliera delle Ande. Un uomo di 42 anni, grasso, è stato soffocato dalle mani di un uomo di 31 anni. L’uomo di 42 anni, prima di morire, ha avuto un erezione e si è chiesto come mai la sua morte stesse sopraggiungendo da mani più giovani delle sue. Un signore alto e anziano è morto all’età di 103 anni, ma non voleva morire. Un bimbo di 2 ore è morto. Pesava 1000 grammi. Una donna di 48 anni, prima di essere investita da un taxi bianco, si è ricordata di non aver spento la luce in cucina. Un signore dal doppio mento è morto a causa della rottura di un aneurisma dell’aorta discendente, la morte è avvenuta 2 minuti dopo che il signore si era svegliato dopo un sonno di 8 ore filate. Il signore soffriva di insonnia ed è morto con un inquietante sorriso sul volto. 12000 persone di età compresa tra i 2 e gli 85 anni sono morte dopo aver visto una gran luce nel cielo, poi il calore è stato insopportabile e li ha sciolti tutti. Molti si aspettavano uno scoppio più forte. All’1 e 35 del mattino un uomo alto e ingobbito ha iniziato a morire di solitudine dopo essersi reso conto di essere l’ultimo uomo sulla faccia della Terra.

@ giuseppe merico per Argo

5 risposte a “Argo n. 16 : ID la materia che amava chiamarsi umana”

  1. Chi stabilisce che cosa è “umano”?
    Proprio in nome dei diritti umani ci siamo imbarcati in guerre umanitarie che stanno costando l’ira di Dio ai contribuenti, contribuenti che evidentemente per i nostri politici sono solo bestie da soma…

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