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Solo 1500 n. 100 – Ciao
Continua a leggere: Solo 1500 n. 100 – CiaoPremessa: è stato, soprattutto, molto divertente Solo 1500 n. 100: Ciao Ciao a Gino che è gramigna dal cuore tosto. Ciao a Nat perché ciao è il saluto di quando si viene e di quando si va. Ciao a tutti i redattori perché ognuno c’è stato in tutti e cento i numeri. Ciao perché…
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Solo 1500 n. 99 – Le porte
Continua a leggere: Solo 1500 n. 99 – Le porteSolo 1500 n. 99 – Le porte Ci sono porte che si chiudono, porte che si aprono. Porte che restano aperte per sempre. Porte in legno, porte blindate, porte scorrevoli, a soffietto. Porte in alluminio. Porte orrende, porte rovinate e bellissime. Porte trovate in spiaggia, porte appese sopra i letti, porte che si fanno tavoli,…
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Solo 1500 n. 98 – ASK
Continua a leggere: Solo 1500 n. 98 – ASKSolo 1500 n. 98 – ASK Spalancò la porta di casa e uscì. Erano le sette e trenta, passò dalla solita edicola e comprò La Repubblica. Percorse duecento metri e si sedette a un tavolino del Caffè La Grotta, il barman lo riconobbe e lo salutò. Ordinò una brioche alla marmellata, un cappuccino e un…
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Solo 1500 n. 97 – Il collega con la bandana
Continua a leggere: Solo 1500 n. 97 – Il collega con la bandanaSolo 1500 n. 97 : Il collega con la bandana Da molto tempo non andavo al Cinema Odeon, non è tra le sale che io preferisca. Ci torno – di mattina – per un’assemblea sindacale, anche quest’altra cosa non la facevo da molto tempo. Il primo che noto è un collega in bandana, manco fossimo…
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Solo 1500 n. 96 – Interni con buio
Continua a leggere: Solo 1500 n. 96 – Interni con buioSolo 1500 n. 96 – interni con buio Io vivo nella mia camera e parlo con me. Ho dei genitori. Esistono. Fuori di qui, esistono. Ho un pc e mi basta. Vivo chiuso perché l’ho scelto. Al muro ho appeso il Narciso del Caravaggio. Poi, io sono virtuale. Non sono io. Sono me, ma non sono io.…
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Solo 1500 n. 95 – Al vaporetto
Continua a leggere: Solo 1500 n. 95 – Al vaporettoSolo 1500 n. 95: Al vaporetto Quasi tutti i lunedì mattina, all’alba, prendo il vaporetto per andare in stazione a Venezia. Alla fermata c’è sempre un signore molto alto. Capelli e baffi bianchi, avrà settant’anni. Da un paio di mesi, dopo qualche inverno e primavera di silenzio, ci salutiamo. Succede da quando mi ha visto…
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Solo 1500 n. 94 – Caro Rodotà
Continua a leggere: Solo 1500 n. 94 – Caro RodotàSolo 1500 n. 94 – Caro Rodotà Che tu sia una persona normale? Che ne dici Rodotà? Potrebbe essere questa la risposta? Normale nel senso di essere fuori dai giochi di potere, dalle dinamiche di partito, dagli scambi e dai favori. Normale tipo onesto. Un caso eccezionale. Del resto, ricorderai, ti fregarono pure l’altra volta…
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Solo 1500 n. 93: Il divorzio e la statica
Continua a leggere: Solo 1500 n. 93: Il divorzio e la staticaSolo 1500 n. 93: Il divorzio e la statica L’appuntamento è per le undici e mezza, ingresso laterale del Tribunale. Saluti a quella che tra pochi minuti sarà la mia ex-moglie, saluti alla nostra amica avvocato, che ci dice subito dei sei piani da fare a piedi. Penso: «E meno male che è un consensuale,…
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Solo 1500 n. 92: Francesco De Gregori (ma dev’essere strada) I e II
Continua a leggere: Solo 1500 n. 92: Francesco De Gregori (ma dev’essere strada) I e IISOLO 1500 n. 92 : Francesco De Gregori (ma dev’essere strada) I e II I Diamine, Gianni non si è dimenticato. Ora mi tocca scrivere qualcosa sul nuovo disco di De Gregori. Sono quattro mesi che rimando nella speranza che se ne dimentichi ma niente. Comunque è andata bene: sua sorella, di certo, ne avrebbe…
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Solo 1500 n. 91: Andrea è in ritardo e Quella volta al bar
Continua a leggere: Solo 1500 n. 91: Andrea è in ritardo e Quella volta al barSolo 1500 n. 91: Andrea è in ritardo Andrea è in ritardo. Probabile che abbia pensato di trovarsi a Londra e di dover salire su una Metropolitana normale. Invece, si trova ad Aversa e deve venire a Giugliano. La domenica se perdi un treno, ti tocca aspettare mezzora quello successivo. In ogni caso, poi arriva…