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Sottopelle – Daniela Montella
Continua a leggere: Sottopelle – Daniela MontellaSottopelle ho veleno che scorre. Vene blu. Sono maligne. Le strapperei una per una dai polsi e le ingoierei a forza. C’è qualcosa di crudele che scivola lezioso appena dietro le unghie. Serra la trachea. Alzo le mani verso la luce, le vedo. Le studio. Le osservo. Le capisco. Pallide pallide e tutte ossa. Coperte.…
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Alla fine resta sempre qualcosa
Continua a leggere: Alla fine resta sempre qualcosaPasolini è seduto al tavolo coi gomiti stretti. Ha con sé un panino avvolto nella carta stagnola e un bicchiere d’acqua. Il bicchiere è macchiato da un filo di saliva, una traccia sottile come una larva. Aspira le briciole del pane con un gesto fragoroso della bocca che ricorda i rumori che fanno i bambini…
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‘O CAMMURRISTA
Continua a leggere: ‘O CAMMURRISTAPigliai o’ fierro (la pistola) e mi sparai. Mò vi spiego, ‘nu poco ‘e pazienza! Cinquanta chili di muscoli arraggiati (stizziti), sguardo tremendo incorniciato da un collare borchiato, bava permanente e assoluta mancanza di scrupoli: Movepiglioamuorzi, il mio rottweiler, così si chiamava l’orgoglio mio!Nel mio paese, Sodale di Principe, non m’ero ancora guadagnato il rispetto…
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Il museo chiude alle 18
Continua a leggere: Il museo chiude alle 18Uno dei migliori concetti marcusiani è quello della realtà sopraffattoria. Forse, una delle principali cause della inarrestabile decadenza della Letteratura contemporanea (a mio avviso quella delle librerie e neanche tutta) di cui tutti parlano. In un mondo in cui la realtà, con i suoi avanzatissimi strumenti, sembra essere capace di superare la fantasia, giocando d’anticipo…
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La torta e il piede grosso – da “Picasso’s frame” di Enzo Campi (post di natàlia castaldi)
Continua a leggere: La torta e il piede grosso – da “Picasso’s frame” di Enzo Campi (post di natàlia castaldi)Stavo rientrando a casa. Era molto tardi. Avevo appena superato Rue Cardinale quando incontrai quella che a prima vista sembrava una prostituta. Non so perché ma cominciai a seguirla sistemandomi appena dietro di lei. La donna parlava a voce alta come se volesse farsi sentire: “Il mercato centrale alle cinque del mattino pullula di giovani…