Categoria: poesia

  • Diversamente stabile

    C’è l’idiosincrasia – quanto le piace questo lemma – per la parola cuore le dovesse scappare non sia mai spalmata su parole altisonanti prosodia rea sconfessa un ragazzo che viene dal passato occhi di broncio – di sensi all’erta le concede l’uomo in minutaglie sparse e il suo andare di fretta – lui di bevute…

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  • Con le mie palpebre vorrei proteggere

    Con le mie palpebre vorrei proteggere la mandorla nella mano ma il tuo occhio deve errare nella notte in esilio per toccare oggi che sei nato il seno domani le labbra di quella donna in grado di svelarti col bacio il segreto che nel parto gridiamo madre e figlio quel richiamo nel ramo proprio ora…

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  • io me ne invischio

    Across the Universe delle cose del mondo di questo circolo di acrobati di questo consesso di disarmanti santi  inf(r)anti di quello che mi sta davanti o addirittura sotto         i piedi tutto ciò che sta è     l’altra parte della stessa sfera. Io ho  la certezza che la terra non  sia …

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  • C’è nell’intimità degli uomini un confine (Anna Achmatova)

    C’è nell’intimità degli uomini un confine che né l’amore, né la passione possono osare: le labbra si fondono nel terribile silenzio e il cuore si spezza per amore. Anche l’amicizia qui è impotente, e gli anni pieni di felicità alta infiammata, quando l’anima è libera e distratta dal lento languore della voluttà. Pazzo è colui…

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  • Oceano

      (per Celeste, donna, folle, suicida, dimenticata) uso abuso usura di neuroni tamponati con chimiche attenzioni colpi di vento e volano via a rincorrere foglie d’oscena fragilità abuso di collegamenti terminazioni nervose che s’inceppano sinapsi troppo veloci o troppo lente o semplicemente inesistenti ed allora? dondolìo autistico sotto coperte gelate ore minuti secondi scanditi dalla dura madre pensieri girotondo fermati solo dalle sbarre della scatola cranica che pare esplodere in un caleidoscopio di panico niente cinemascope solo piccoli innafferrabili…

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  • Silenzi (José Saramago)

    Oggi non era giorno di parole, con mire di poesie o di discorsi, né c’era strada che fosse nostra. A definirci bastava solo un atto, e visto che a parole non mi salvo, parla per me, silenzio, ch’io non posso. Postato da Antonella Troisi

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  • In quell’abbraccio caldo (o Edipo)

    Vita Moltitudine Ancestrale di Desideri Rincorsi Eternamente In quell’abbraccio caldo del tuo seno, di cui già non ricordo il latte, ancora sonnecchia la mia testa come un girasole. Eppure non cercavo che te.

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  • Fanno la fila

    i ferri da stiro quando evaporano lettere che scrivo a me stessa -a chi interesserebbe sapere il colore di un comune calzino?- a volte per le stanze danzano foglie rosse autunnali che nessuno sfiora con un dito è più facile calpestare un sorriso che esplorare un petalo di foglia e ti chiedi perché non vivi…

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  • le parole… maturano al sole?

    sono    l e    a l i le    parole? e crescono    sole ? le scompagina il tempo? le indirizza il vento? Sono canoniche le parole prestigiose cattedre del vuoto pesano quanto un mattone e     galleggiano nel sogno   dentro la realtà. Non hanno età      le parole    si ridipingono la faccia razzolano per…

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  • Kenneth Koch – L’acqua che bolle

    Significativo questo “The Boiling Water” tratto da “The Burning Mystery of Anna in 1951” (1979) di cui ho tentato una mia traduzione. Giovanni Catalano.

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