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Don’t delay, decay – L’ultimo mondo non è mai davvero l’ultimo
Continua a leggere: Don’t delay, decay – L’ultimo mondo non è mai davvero l’ultimoDi Giulia Bocchio Io vengo dal futuro perché ognuno è figlio delle proprie opere E se la fine del mondo coincidesse con una fine più individuale di quanto la immaginiamo? Più sottile, più duttile, più sonnambula dell’apocalisse in sé, che ha tratti sempre universalmente distopici e catastrofici, poeticamente baudelairiana con quel suo cielo…
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A passeggio con Milo – Le Poesie dell’inizio di De Angelis
Continua a leggere: A passeggio con Milo – Le Poesie dell’inizio di De AngelisDi Mauro Massari Pare che la nascita di un poeta sia sempre un atto di disordine. Eppure, affacciarsi alle Poesie dell’inizio (Mondadori) di Milo De Angelis rimanda al tepore di una gita in campagna, rassicurante, come il cedere di aghi di pino sotto il passo di scarpe nuove. Si tratta di testi scritti tra…
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È ciò che è stato abbandonato a infestare noi – Intervista a Rebecca Garbin
Continua a leggere: È ciò che è stato abbandonato a infestare noi – Intervista a Rebecca GarbinA cura di Annachiara Atzei L’habitat naturale della poesia è la distanza. Ed è proprio da un distacco – che è pensato come una forma di abbandono – che nascono i versi di Male minore (Vallecchi), attraverso i quali Rebecca Garbin cerca di circoscrivere un dolore, di individuare il luogo dove è iniziato e…
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Un tentativo di risalita – Corpi estranei, Antonella Sica
Continua a leggere: Un tentativo di risalita – Corpi estranei, Antonella SicaDi Annachiara Atzei Si definisce corpo estraneo qualunque formazione solida che dall’esterno si insinui nell’organismo danneggiandolo o disturbandolo. Ma corpi estranei sono anche quelli di persone costrette a una convivenza forzata, alla condivisione di uno spazio e di un sentimento. Antonella Sica – che alla sua ultima raccolta di poesie scritta per Arcipelago Itaca…
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Le circostanze sono luoghi: Cartografie, Anna Toscano
Continua a leggere: Le circostanze sono luoghi: Cartografie, Anna ToscanoDi Annachiara Atzei Non vedessi le lacrime delle cose, non sentissi la disperazione degli oggetti. Anna Toscano, Cartografie In Cartografie (Samuele Editore – Collana Gialla), opera poetica che raccoglie componimenti inediti e editi, in molti casi revisionati come a ridisegnarne l’identità, Anna Toscano si orienta tra luoghi, persone e cose e, attraverso…
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Frantumando il vaso senza complici: Addii mancati, Paola de Benedictis
Continua a leggere: Frantumando il vaso senza complici: Addii mancati, Paola de BenedictisDi Giulia Bocchio L’addio ci pone di fronte all’impermanenza degli altri, ma è un termine difficile da maneggiare perché cambia volto a seconda del dolore, indossa maschere grottesche alle volte, altre si appoggia agli oggetti condannati alla polvere, ai quali ha impresso un’ombra, altre volte ancora appanna gli specchi con la nostra immagine lì riflessa…
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La statua inesistenza: l’immaginato e il possibile secondo Serena Mansueto
Continua a leggere: La statua inesistenza: l’immaginato e il possibile secondo Serena MansuetoDi Annachiara Atzei Qualcosa accade dentro di noi e qualcosa accade al di fuori. Qualcosa accade in sogno. Ne La statua inesistenza (L’arcolaio), Serena Mansueto, muovendosi su linee narrative parallele, racconta la storia di un mutamento fisico, psicologico ed emotivo in cui entra in gioco la vita e il desiderio di essa, la perdita…
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«Questo tesoro volevo darti» – Intervista a Giulia Martini
Continua a leggere: «Questo tesoro volevo darti» – Intervista a Giulia MartiniSo soltanto che quelle terre per quei confini che ti mostrai se le contesero per anni. Questo tesoro volevo darti. Giulia Martini, Tresor La poesia sancisce la realtà. Il gesto poetico – concepito anche come un dire – muove le cose e diventa strumento per ripensare la relazione col mondo e con gli altri.…
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Poema contemporaneo tra fantascienza, mito e allucinazione: Il dio di Norimberga, Alessandro Baldacci
Continua a leggere: Poema contemporaneo tra fantascienza, mito e allucinazione: Il dio di Norimberga, Alessandro BaldacciCosa accomuna Kaspar Hauser, le Baccanti di Euripide e i film di Truffaut? In apparenza, nulla. Ma se seguiamo il personaggio di Kaspar – che ritorna in quasi tutti i componimenti de Il dio di Norimberga (peQuod, 2023), esordio poetico di Alessandro Baldacci – ci troveremo a confrontarci con l’inadeguatezza e la furia, l’incertezza della…
