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Reloaded – riproposte natalizie #3 – L’ANGELO CHE È STATO
Continua a leggere: Reloaded – riproposte natalizie #3 – L’ANGELO CHE È STATOCome è già avvenuto la scorsa estate facciamo una piccola pausa natalizia rispetto alla programmazione ordinaria, sfruttando i giorni che vanno dal 24/12 al 06/01 per riproporre articoli che ci sono particolarmente piaciuti o che, secondo noi, meritano un secondo giro d’attenzione. Buone feste e buona lettura, la programmazione ordinaria ricomincerà il 7 gennaio 2015.…
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per tre foto di Eugene Richards
Continua a leggere: per tre foto di Eugene Richards© E. Richards, The blue room, Phaidon, 2008 Prima lontana nella mente, così assente, così viva si accende la fiamma, segno che c’è stato e ritorna sul campo lo sguardo di Annie che un attimo di passato aveva spento. Fiamma, lontana allora e ora vicina: i suoi riflessi sulle macchine abbandonate toccano il vuoto. Entrare…
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In una poesia di Ashbery
Continua a leggere: In una poesia di AshberyVetiver[1] di John Ashbery unisce una nostalgia romantica, in continuità ironica con il Romaticismo del passato, a una vertigine respirata e meditata con cura, per quanto vissuta d’improvviso. Il vetiver è un distillato di radici, alla base di molti profumi da uomo, un’essenza che può essere anche diffusa in un ambiente per creare atmosfera. Sia…
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La gentilezza di Jucci
Continua a leggere: La gentilezza di JucciLa gentilezza, soprattutto. Questo è il pensiero che viene d’acchito dalla lettura di Jucci, l’ultima raccolta di Franco Buffoni, da poco uscita per Lo Specchio Mondadori. Gentilezza, il risultato della grazia, qualcosa di grande e compiuto, il frutto di un’azione delicata e sofferta che la memoria dell’autore ha voluto e dovuto svolgere. Si respira un’aria…
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Proust, ancora
Continua a leggere: Proust, ancoraLa Ricerca, con quell’ordine architettonico tutto suo, frutto di un’infinita elaborazione, di scomposizioni e ricomposizioni continue, è cattedrale poetica per eccellenza. Con un equilibrio trovato infine sull’idea dello stare. Fissando a lungo i giorni ordinari fino a vederli svanire nel loro rumore, il Passato, rinato nel silenzio di un attimo in mezzo al presente, ne…
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L’angelo che è stato
Continua a leggere: L’angelo che è statoElegie duinesi di Rilke, inizio della Prima Elegia:[1] Se pur gridassi, chi m’udrebbe dalle gerarchie degli angeli? E se uno mi stringesse d’improvviso al cuore, soccomberei per la sua troppo forte presenza. Nel suo Esserci («presenza», nella traduzione di Rella) l’Angelo è tremendo. Ognuno di loro lo è. Come ombre distanti, alte su di noi,…
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Intervista: Fabio Pusterla
Continua a leggere: Intervista: Fabio PusterlaLa poesia di Fabio Pusterla in un nuovo importante atteso libro, in uscita a settembre per Marcos y Marcos. Ecco l’intervista realizzata da Cristiano Poletti: 1. Cominciamo dal titolo, Argéman: “lingue di neve perenni sotto bocchette inaccessibili” ne sarebbe una definizione. Perché la scelta di questo termine? Da dove proviene, e che significato ha nella…
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Reloaded (riproposte estive) #5: Casa di Saba, con vista
Continua a leggere: Reloaded (riproposte estive) #5: Casa di Saba, con vistaDal 16/7 al 31/08 (il mercoledì e la domenica) abbiamo deciso di riproporre alcuni articoli di qualche tempo fa, sperando di fare ai lettori cosa gradita, buona estate e reloaded (La redazione) *** Malinconia amorosa del nostro cuore, come una cura secreta o un fervore solitario, più sempre intima e cara; per te…
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Una piena solitudine
Continua a leggere: Una piena solitudineRiformulando la riflessione da Proust, si ritiene spesso che scavare nell’anima umana sia possibile considerando i grandi fenomeni sociali, quando invece è solo calandosi nel profondo di un’individualità, e quindi nell’anima di quella individualità, che si potrebbero comprendere quei fenomeni.[1] “Società”, vale a dire sentirsi dentro la storia, farsi tempo, esserne parte comune, portarne…
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Il sorriso di Wisława Szymborska
Continua a leggere: Il sorriso di Wisława SzymborskaIn un articolo apparso sempre su Poetarum Silva il 6 febbraio 2012, giusto a pochi giorni dalla scomparsa di Wisława Szymborska, Andrea Accardi ricordava come la poetessa, invitata alla Normale di Pisa il 9 maggio del 2007, «lesse in polacco, con vocina minuta… da topolino» e quanto questo facesse a pugni con la voce impostata, da…