La guerra: un racconto di Mauro Germani

Il racconto inedito che proponiamo oggi si intitola La guerra.
La penna di Mauro Germani, questa volta, affonda nel conflitto, un conflitto immaginario e dunque possibile, non lontano da noi, non troppo distante dalle nostre certezze e dal nostro agio.
L’uomo evolve, ma spesso, implode, nelle sue stesse guerre.

Giovanni Sanesi, All about us, 2022

LA GUERRA

Mentre stavo pranzando, ricevetti l’ordine. Andò ad aprire mia moglie ed il portalettere le consegnò il telegramma. Quando me lo portò e lo lessi, sbiancai in volto. Non riuscivo più a parlare. Tutti mi guardarono in silenzio. «Che cosa c’è? Stai male?», mi domandò mia moglie. Senza dire una parola, le passai il telegramma. Dopo qualche secondo i suoi occhi si riempirono di lacrime. I miei figli smisero di mangiare. Allora io mi alzai, guardai tutti smarrito e mi ritirai in camera.
Il giorno dopo, all’alba, ero in viaggio, e la sera mi trovavo già al fronte. Il comando mi aveva spedito in una zona di confine, tra le montagne e una pianura arida che sembrava non finire mai.
«Qui dove siamo, le vittime sono molte, ma noi dobbiamo resistere», mi disse un sergente.
Le cause della guerra erano ignote a tutti, ma capii subito che bisognava sparare senza sosta. In continuazione. Giorno e notte. Senza tregua. Il nemico colpiva dappertutto. Anche nei recessi più nascosti o sperduti, dove ci nascondevamo, le pallottole ci raggiungevano. Capitava di vedere crollare un nostro commilitone all’improvviso, in silenzio, senza vedere nulla o udire fragore di armi. Cadeva nel sangue, gli occhi sbarrati e increduli.
La morte era muta, come la guerra. Muta e invisibile.
Chi i vincitori? Chi i vinti? Impossibile saperlo con certezza.
Da molto tempo ormai il conflitto pare cessato, ma sarà poi vero? L’invisibile nemico si è finalmente arreso? Oppure si sta solo rinforzando per un attacco senza precedenti? Adesso certo viviamo meglio, da alcuni anni non ci sono più morti o feriti, ma quanto durerà? A qualcuno è tornata la voglia di scherzare, riesce a fare progetti per il futuro, altri pregano che la pace sia per sempre, ma in fondo resta la paura.
E la minaccia di una nuova guerra incombe su tutti noi.

Di Mauro Germani

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