– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 31 marzo 2019 da redazionepoetarum
Cara Kitty,
figurati, fa ancora abbastanza freddo, ma quasi da un mese la gente è già quasi tutta senza carbone. Piacevole, vero? È tornato un po’ di ottimismo per quello che si sa del fronte russo. Notizie formidabili! Io non scrivo molto di politica, però ti so dire dove sono adesso i russi: vicinissimi al confine polacco, e in Romania al Pruth. Hanno quasi raggiunto Odessa. Aspettiamo di sera in sera un comunicato straordinario di Stalin.
A Mosca sparano tanti colpi a salve, che tutta la città ne rintrona; chissà che piacere provano a fare finta che la guerra sia di nuovo vicina! Non conoscono altri modi per manifestare la loro gioia?
L’Ungheria è occupata da truppe tedesche. C’è ancora un milione di ebrei, laggiù, e adesso cominceranno i guai anche per loro!
I pettegolezzi su Peter e me si sono un po’ chetati. Siamo ottimi amici, stiamo molto assieme e discorriamo di ogni argomento. È così fine, che non ho mai bisogno di trattenermi, come dovrei fare con altri giovanotti, quando il discorso cade su di un soggetto delicato.
La mia vita qui è molto migliorata. Dio non mi ha lasciata sola e non mi lascerà sola.
La tua Anna.
[Anna Frank morirà il 31 marzo 1945, un anno esatto dopo questa pagina del Diario, nel campo di concentramento di Bergen Belsen]
[edizione di riferimento: Diario di Anna Frank. Traduzione di Arrigo Vita, Arnoldo Mondadori, 1959]
Categoria: diaristica, letture, novecento, redazioneTag: Anna Frank, Arnoldo Mondadori Editore, Arrigo Vita, Diario di Anna Frank, einaudi, Memoria, Natalia Ginzburg, novecento
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