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Rosaria Di Donato, bernadette

Foto di ©Fernando Della Posta

 

bernadette

mi chiamo bernadette soubirous

sono povera sono semplice
amo le cime degli alti pirenei
come lucia i suoi monti
mondella dico quella del manzoni
in paradiso la vidi orante
protetta dal manto
di maria

mi chiamo bernadette soubirous

d’inverno lungo il fiume camminando
in cerca di legnetti e ramoscelli
in massabiele entrai dopo la piena
ove l’acqua ormai ritratta
rami e tronchi copiosamente
avea sospinti

candida nelle vesti come nubi
cinta di cielo
una signora m’apparve

mi chiamò bernadette adorata

nel fulgore della trasparenza
gerusalemme vidi e la sorgente
del tempio
un fiume straripava gorgogliante
di vita ri-gonfio

miseri-cordia sentii
immenso amor-speranza
in sovrumano potere che sana
dio tra l’acque nuove rampollava
sorgente di perdono

folla nella notte lucente
china sul mondo maria
fonte di grazia e pace

mi chiamo bernadette soubirous

sono povera sono semplice
mi portarono via dalla mia grotta
lontano dai monti a nevers
arido senza fiumi il giardino
ma l’anima il paradiso contemplava
ogni singolo istante di dolore
e solitudine

mi chiamo bernadette soubirous

sono povera sono semplice
sono di montagna
ma in vita conobbi la città di dio

mi chiamo bernadette soubirous

 

©Rosaria Di Donato

Una replica a “Rosaria Di Donato, bernadette”