
bernadette
mi chiamo bernadette soubirous
sono povera sono semplice
amo le cime degli alti pirenei
come lucia i suoi monti
mondella dico quella del manzoni
in paradiso la vidi orante
protetta dal manto
di maria
mi chiamo bernadette soubirous
d’inverno lungo il fiume camminando
in cerca di legnetti e ramoscelli
in massabiele entrai dopo la piena
ove l’acqua ormai ritratta
rami e tronchi copiosamente
avea sospinti
candida nelle vesti come nubi
cinta di cielo
una signora m’apparve
mi chiamò bernadette adorata
nel fulgore della trasparenza
gerusalemme vidi e la sorgente
del tempio
un fiume straripava gorgogliante
di vita ri-gonfio
miseri-cordia sentii
immenso amor-speranza
in sovrumano potere che sana
dio tra l’acque nuove rampollava
sorgente di perdono
folla nella notte lucente
china sul mondo maria
fonte di grazia e pace
mi chiamo bernadette soubirous
sono povera sono semplice
mi portarono via dalla mia grotta
lontano dai monti a nevers
arido senza fiumi il giardino
ma l’anima il paradiso contemplava
ogni singolo istante di dolore
e solitudine
mi chiamo bernadette soubirous
sono povera sono semplice
sono di montagna
ma in vita conobbi la città di dio
mi chiamo bernadette soubirous
©Rosaria Di Donato

Una replica a “Rosaria Di Donato, bernadette”
L’ha ribloggato su Paolo Ottaviani's Weblog.
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