– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 3 luglio 2010 da redazionepoetarum
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Ne ho sentiti di silenzi,
scialbe assenze di volume,
o loquaci più di un corpo autoptico.
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1) Ne ho sentiti di silenzi, uno spazio bieco, lasciato fuori dall’altra parte dei volumi. Non ne ho più trovato uno come questo risvolto oltre l’intero, come questo luogo, insediamento di parole. L’immagine negativa del pieno, la scia che resta dopo l’onda ritratta dalla riva, via da lettere e particelle. Ne assaporo il peso come ghiaccio rovente in bocca. * . 2) Anche se mi parli, tu taci il silenzio che hai dentro, tu taci il vuoto prima del verbo, tu taci il buio rimbombo del rumore. Anche se mi parli, tu taci il lessico dei tuoi occhi, tu taci le sillabe traverse, tu taci i battiti podalici del sangue. Tu taci, anche se mi guardi. Anche se taci, io ti ascolto. * . 3) Carta Quanto tempo è rimasta là, sulla mensola, quella carta dorata, scartato involucro di dolcezze negate, fossilizzata come una spora, una crosta lucente e oscena sopra i vapori dell’invisibile. Non è riuscita ad agglutinarla neppure il tempo, nell’ora degli affreschi, così che giace mummificata sul laminato, come se fosse narcotizzata, fissata nella sua realtà, un apparente omaggio ed invece irrigidita langue come il corpo morto di un sapore svanito, un drappo staccato sospeso nell’aria che non gli appartiene come un impiccato. * . 4) A biliardo Ho giocato con te come su un panno verde, fino a strapparlo con la stecca che colpiva la palla rossa numero tre che non andava in buca, ma balzava di sponda in sponda come una frusta nera che batte pazza la terra. * . 5) Notti Mi sono svegliato, e mi è rimasta appiccicata l’immagine di noi due che abbiamo risolto tutto, come un cartone srotolato dentro la mia testa, come una tenda che pende davanti ai miei occhi. Richiudo gli occhi ingenuamente. E’ inutile. . *
Categoria: poesiaTag: Foto d'arte, Michal Macku, natàlia castaldi, Pasquale Vitagliano, poesia
Il presente blog collettivo non è da ritenersi testata giornalistica, fondando la sua attività solo sulla libertà d’espressione creativa, che da sempre ha animato il progredire del pensiero universale.
è frastornante il ciarlare del silenzio.
sono bellissime Pasquale. La tua poetica abbraccia la vita in tutte le sue forme, in molte tue ho letto l’impegno civile, la passione politica che spesso si fa sdegno, amarezza; ho letto i tuoi capisaldi, primo tra tutto Pier Paolo Pasolini; in altre il quotidiano narrato con gusto minimalista corteggiando la prosa; qui ti leggo più intimo ed attento a scavare il silenzio del “noi”, in modo- oserei dire – “Saliniano”.
graditissimo dono questa tua cinquina inedita.
ti ringrazio di cuore.
nc
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