28 maggio 1974, Brescia. Nella centrale Piazza della Loggia, una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista. L’attentato provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue.
12 risposte a “28 maggio 1974 (post di natàlia castaldi)”
chi hanno acchiappato?
f
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Una decina di farfalle…
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:-(
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Grazie Natàlia.
Trentasei anni + un milione di pagine di atti = mandanti + eredi dei mandanti a piede libero = ancora lì, nei gangli vitali dello stato.
Suvvia, una bella pietra sopra e… viva il partito dell’amore…
fm
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E’ come dice Francesco: sono ancora tutti lì, anzi, qui. Anche la CIA, ideatrice della strategia della tensione, è ancora qui… e l’Italia è stata ed è per loro il miglior laboratorio della vecchia Europa: qui possono contare sulla massima collaborazione dei più fedeli maggiordomi politici e sindacali. Destri e sinistri. Dobbiamo riprenderci il paese, noi.
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grazie a tutti voi per esserci
un breve promemoria:
* 1 maggio 1947 Strage di Portella della Ginestra: 11 vittime (2 bambini e 9 adulti) più 27 feriti presso Piana degli Albanesi, Palermo.
* 21 dicembre 1947 – Strage di Canicattì in occasione di una manifestazione regionale della CGIL, 4 vittime (3 contadini e 1 carabiniere) più di 20 feriti.
*29 ottobre 1949 – Strage di Melissa (Crotone), avvenuta in seguito all’occupazione delle terre da parte dei contadini, di cui 3 morino ed altri 13 rimasero feriti.
* 9 gennaio 1950 – Eccidio delle Fonderie Riunite di Modena, sei operai furono uccisi dalla polizia mentre manifestavano perché venisse riaperta la fabbrica in cui lavoravano.
* 7 luglio 1960 – Strage di Reggio Emilia – 5 operai iscritti al PCI rimangono uccisi nel corso di una manifestazione sindacale repressa dalla polizia.
* 12 dicembre 1969 – Strage di Piazza Fontana, Milano: 16 MORTI e più 88 feriti. Franco Freda, Giovanni Ventura e Delfo Zorzi, neofascisti accusati della strage (Zorzi reo confesso latitante in Giappone)… Liberi.
* 31 maggio 1972 – Strage di Peteano (Gorizia): 3 tre carabinieri – Mandante “Ordine Nuovo”
* 28 maggio 1974 – Strage di Piazza della Loggia (Brescia). Esecutori: Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, di Ordine Nuovo: Liberi!!
* 4 agosto 1974 Strage dell’Italicus Roma-Brennero, presso San Benedetto Val di Sambro, 12 MORTI. Esecutori: militanti di Ordine Nero.
* 16 marzo 1978 – Strage di via Fani – Un commando delle BR assalta l’auto di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, sequestrandolo e uccidendo due carabinieri e tre poliziotti della scorta
* 3 maggio 1979 – Attacco alla sede regionale DC per il Lazio – le Brigate Rosse uccidono 2 agenti e ne feriscono un terzo.
* 27 giugno 1980 – Strage di Ustica: Mandanti esecutori: IGNOTI (?): 81 MORTI
* 2 agosto 1980 – Strage della stazione di Bologna: 85 MORTI – Mandanti esecutori: Ignoti
* 3 settembre 1982 – Strage di via Carini – muoiono il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.
* 29 luglio 1983 – Strage Chinnici: 4 morti, 15 feriti. Mandanti: Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Giovanni Brusca. Muoiono il magistrato Rocco Chinnici, due agenti di scorta e il portiere dello stabile.
* 23 maggio 1992 – Strage di Capaci: 5 vittime tra cui il giudice Giovanni Falcone
* 19 luglio 1992 – Strage di via D’Amelio: 6 vittime tra cui il giudice Paolo Borsellino
* 27 maggio 1993 – Strage di via dei Georgofili, Firenze – 5 morti. strage di mafia.
* 27 luglio 1993 – Bomba di via Palestro, Milano. 5 morti ed ua decina di feriti. strage di mafia.
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e aggiungo:
9 maggio 1978
Assassinio di Peppino Impastato
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grazie Nat…
non so se ne usciremo, da tutto questo. E’ un lungo e feroce incubo, senza risveglio (collettivo).
s.
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Ottimo e opportuno promemoria… tenchiù.
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la guerra costa, costa molto e poi può anche cambiare il vento,ma il terrorismo offre frutti sicuri, per questo lo usano;mette a terra, il terrore che si fa giustiziere e una giustizia imbavagliata o attanagliata, che non morde la carne di chi “non ha un volto” se non quello di scena, intorpidisce la volontà, più che risvegliare la rabbia.Ci si trova impotenti ed è su questo che fanno conto,sulla sensazione di sbandamento, sulla vertigine, il capo-giro.f
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A Buggerru, in Sardegna il 4 settembre 1904… minatori in lotta per un aumento salariale. Mentre si trovavano dinanzi alla direzione della miniera in sostegno della delegazione sindacale in trattativa, vengono violentemente caricati dai carabinieri: un eccidio: 3 morti e decine di feriti.
La risposta del movimento operaio a livello nazionale non si fa attendere ed il 16 settembre si ha il primo sciopero generale nazionale, con l’adesione di tutto il popolo lavoratore italiano.
Novembre, non agli orti
Tuoi chiederemo i fiori
Per ghirlandare questi nostri morti.
Noi coglieremo fiori di bufera
Lungo il sonante mare.
Li copriremo d’elce,
Li cingeremo di selvaggio ulivo,
E con fiori di sole, o Primavera!
Ché non son morti. Nell’ignava fossa
Non posan essi verdi azzurri stanchi
Cadaveri? Ma vanno
Oltre leté e fiumane, sul profondo
Cuor della terra, e scavano
Ancora. Van tra il rombo di altre mine
Per altre vie. Su loro
È il festoso scrosciar delle acque e il coro
Delle selve, divino. Ardon le lampane
Pari ad astri non mai prima veduti.
E a loro innanzi fuggono gli impuri
Spiriti della tenebra, gli oscuri
Spiriti della terra: Avanti, neri
Compagni mal sepolti! Oltre il sepolcro,
Giù! Oltre la radice aspra dei monti,
Oltre l’alvo sereno delle fonti,
Oltre ogni umana mole,
Oltre ogni sogno infranto,
Oltre la terra che matura al sole
La sua messe di pianto?
Sardegna! Dolce madre taciturna,
Non mai sangue più puro
E innocente di questo ti bruciò
Il core? E tanto ne stillò dall’urna
Della morte! Pastore,
Re del silenzio, sul tuo sogno immobile
Passan le rosse nuvole,
Passano i venti sul tuo chiuso cuore?
Ascolti? Il tuo silenzio
Vinto è dai colpi dei vendicatori:
e già sulla collina
Bela e svaria la mandra,
E canta la calandra
Ché l’aurora è vicina.
Uomo, che pieghi i tralci
Per la vendemmia altrui,
Al fuoco che sotterra arde, dai grappoli
Gemerà vino d’allegrezza eterna!
Uomo, che segni sotto i cieli vasti
Piccolo i brevi solchi,
Ed è pur grande quella tua fatica!
Altri vomeri squarciano l’antica
Terra e l’aran, non visti, altri bifolchi.
Le picozze son vomeri ben forti,
Ogni zolla è già gravida di un’alta
Promessa, e fiorirà
Una messe di gioia e di bontà.
L’allodola già canta sull’altura:
Preparate le falci,
E dite il canto della mietitura!
Sebastiano Satta, “I morti di Buggerru” poesia tratta da “Canti Barbaricini”.
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grazie, Api, per questo ricordo, doveroso…!
n.
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